16 gennaio 2015

Il mio blog mi fa schifo/rieccomi.

La mia concezione del tempo fa schifo, non scrivo da una vita e ne ho proprio bisogno. È divertente pensare di "dovervi aggiornare" (?), in realtà serve più a me. Mente locale. Credo di ricordare in particolare solo gli ultimi sei mesi di vita, o qualcosa del genere.

ISA&IL LAVORO

Isa felicia in quanto munita di capelli e con un ruolo nel mondo
Quest'anno era iniziato con la mia prima esperienza lavorativa -seppur stage, in realtà- nel periodo Luglio-Ottobre, come commessa alla Kiko, negozio di trucchi (non si trattava di fare la semplice rottainculo alla cassa, dico solo: tutto marketing). Prima di iniziare ed i primi tempi ero terrorizzata ed a stento riuscivo a visualizzarmi in quel ruolo, anche solo a dire sorridendo "Buongiorno!" (sembra ridicolo ma davvero credevo tipo di non essere in grado di parlare). A parte due pianti i primi giorni causa capa troia poi è andata sempre e drasticamente meglio, tant'è che sia la stessa capa che altre due simpaticissime colleghe hanno radicalmente cambiato idea su di me. Tant'è che ero arrivata ad essere CERTA che sarei stata assunta. Certa. Davvero. Ma poi non è successo, per altro con una pessima scusa (avrei preferito la verità o il nulla: mica mi ha licenziato, non mi doveva alcuna spiegazione) sul perchè.

Isa felicia in pausa digiuino-pranzo (lo so, devo farmi curare la nostalgia)
E come liquidazione un finto abbraccione della troia più un "grazie Isa, sei stata carinissima!" (?). Comunque. Non solo avevo affrontato e fatto, infine alla grande e con bei risultati, un'esperienza di cui non mi credevo capace, ma ero arrivata a trovarmi benissimo: sia col lavoro in sè che con le colleghe. Anche socialmente, cioè ragazzi, mi facevano lo sconto sui caffè nei bar vicini perchè "ah siam colleghi". Mica cazzi. E l'essere sicura della mia assunzione è stato un errore, ovviamente, per poi ritrovarmi col culo per terra. Ah, per quanto riguarda la Kiko: oltre ad aver trovato un lavoro di per sè (lo stage era pagato, anche se a parità di ore prendevo la metà o meno delle mie colleghe assunte) ed essere arrivata a trovarmi bene, la cosa più importante...avevo trovato un posto nel mondo. A parte lo sconto sui caffè, I mean: ero "la (bella) ragazza della Kiko". Ancora oggi qualcuno mi chiede se we ho già finito oggi? Porcodio. Ero qualcuno e soprattutto facevo qualcosa. A parte il giorno libero a settimana ero sempre lì, avevo da fare, tornavo a casa stanca. So, in parte ho perso un qualcosa da fare, precisi orari e responsabilità, nonché soldi; dall'altra una sorta di ruolo e "riconoscimento" sociale. Grandi cose, credo lo racconterò ai miei futuri figliocci, così saranno fieri della mamy. Un po' come "la mamma è stata la prima donna ad andare sulla Luna".

A parte il lutto del giorno stesso, in teoria non me ne frega più un cazzo ma in pratica ci sono rimasta di merda, non l'ho ancora digerita e tipo morirò pensando "quelle troie della Kiko...bruciate all'inferno, vi odio, me la pagherete".

*AH, per neanche un mese di vita, nel glorioso periodo Kiko girls mi ero fatta convincere a farmi mettere delle extencions per la prima volta, ho avuto i capelli luuunghi. Ficata.

E niente. Ci sono rimasta così di merda che tipo da Ottobre ad ora non ho fatto quasi un cazzo per trovare un altro lavoro. Era chiaramente meglio spendere il mio tempo passando davanti al negozio covando odio e rancore (ndr, ci lavora la mia migliore amica quindi spesso son lì).

Ah no, in realtà ho fatto la "prova" una sera in un locale, come cameriera, per ben 35E e poi non mi hanno mai più cagato (ma ho il vago sospetto che abbiano fatto prove in nero ogni sabato della loro vita, a ragazze diverse) o magari è per gli x bicchieri che ho rotto loro. Sono sempre indecisa se dare imperterrita la colpa a me stessa del tipo "ah non so neanche portare due birre" o al mondo "non mi avrebbero comunque mai assunta, 'sti cinesi del cazzo", nel dubbio le sparo entrambe. E poi sono riuscita a fanculizzare un'altra occasione, l'unica -a quest'ora starei lavorando- un po' per paura e inadeguatezza, un po' perchè c'erano alcune cose inquietanti e non mi ispirava granchè il tutto. Beh: resto una testa di cazzo.

Prospettive future? Io veramente volevo diventare ricca e famosa sfondando nel canto e/o scrivendo un libro i cui dettagli sono già pensati (titolo, cosa scrivere dietro, ringraziamenti pre-libro: le cose più importanti, insomma). Ma anche senza apparente ragione

ISA&LA FAMIGLIA

Da Agosto ad ora un paio di fatti hanno radicalmente cambiato le cose in casa, o meglio, tra i miei. Causa "la troia" ('sti negri, oh), conseguente follia di mia madre, soldi finiti, prestiti e tipo dal punto di vista "egoista-pratico" a breve moriremo tutti di fame ma io c'ho l'I-phone (non è vero). Che poi non mi spiacerebbe morire di fame, ma dovrò prostituirmi per le sigarette? Comunque: della situazione tra i miei -che ci hanno comunque coinvolti- non me ne frega un cazzo. Non so come e quando precisamente sia successo, probabilmente non riguarda solo i genitori ma il mondo e chiunque altro: fatto sta che la situazione è brutta ma la cosa non mi tange in alcun modo, non mi riguarda. Anzi, a volte mi diverto perfino. Tipo quando mia madre ha schiaffeggiato mio padre con un trancio di pizza, per poi concludere lanciandogli addosso una tazzina di caffè bollente. O quando per qualche giorno lei non ha mangiato ed è svenuta -la Reginetta sono io, che cazzo.

ISA&GLI UOMINI/QUEL CHE È


Dopo aver raggiunto il record di SEI MESI di relazione (sì, a distanza però), un bel lunedì (mi pare) di fine settembre ho lasciato il presunto uomo della mia vita citato nel post precedente. Ndr, col senno di poi ulteriormente rafforzato: la prima ed unica persona al mondo che mi abbia mai amato (e mi ami, ancora). Tralascio la parte in cui dopo ha pure provato a farsi fuori ed il mio postumo immotivatissimo a tratti odio ma soprattutto massiva indifferenza nei suoi confronti. Non ho voja di riesumare anche questa storia e tantomeno la mia reazione emotiva: è andata. Anyway. Il sabato prima di quel fausto lunedì, per caso mi ero ritrovata ad uscire con un mezzo amico e suoi tre amici mai visti, tra cui il mio futuro "amore" che la stessa sera mi chiese manco di uscire da soli ma di "andare anche io in un posto Lunedì". Il calientissimo argentino presto calvo con gli occhiali ma carino e col culo più bello del mio (potrebbe sembrare un ottantenne dalla descrizione ma ha SOLO 25 anni: mi sento tanto milf col toy boy, non sono abituata). Da quel lunedì lì ci siamo frequentati per un mese dopo il quale ci siamo messi insieme e lo siamo stati per ben due. Dimenticavo: EX. Di già. Dehe. Sono stata lasciata da neanche due settimane. Perchè? Tralasciando il mio giochino dell' "almeno una volta nella nostra vita mi limono un altro per motivazioni/scopi folli" e tutto quel che c'è dietro ed è successo: dopo le sue riflessioni, sono stata lasciata perchè si è reso conto di volermi bene (avoja) ma di non provare nient'altro per me, "non è questo che voglio dalla mia ragazza" ed entrambi ci meritiamo di più, qualcuno che ci ami davvero ("a te poi, farebbe un sacco bene!" sè), oltretutto tra qualche mese se ne andrà fuori dal cazzo in giro per il mondo, poi diventerebbe più difficile per me e cazzi vari. Insomma: non mi ama. E beh, grazie al cazzo, dopo soli due mesi, penserete voi. Anche io. Ma ok. Diciamo che mi sono messa l'anima in pace, il peggio è decisamente passato. Ho avuto il dubbione e timore di stare iniziando a provare qualcosa per lui, ma ormai, chi se ne frega. Almeno ho scoperto di saper ancora provare cose x. Gli devo quasi un favore, è stato bello scoprirlo, ma doveva proprio farlo spezzandomi il cuore? Comunque sia, di base è stato sincero ed ha QUASI senso che mi lasci perchè lui non mi ama ed io merito di essere amata. Quasi.

Tra l'altro, curioso: non sono abituata né a "stare con qualcuno", né tantomeno a "trovarmelo" in tempo zero. Fa ridere ma queste ultime due sono state di fatto le relazioni più lunghe della mia passionale vita di merda, una dopo l'altra.

ISA&IL FUTURO

Quale futuro?

ISA&L'AMORE



Grazie -o per colpa- de "La troia" citata prima, ho un fantastico pucciolosissimo coniglietto pelosissimo bianco. Maschio. Mai avuto prima d'ora, ma sempre sognati roditori! Sono dei figli di puttana, per carità, lui compreso...ma ha gli occhioni, non riesco mai a sgridarlo, lo adoro e il 90% della mia "vita da casa/camera" lo passo a rapirlo a forza, portarmelo vicino e coccolarmelo, che lui lo voglia o meno. Ieri al mio ritorno era tutto rosso/arancione (LE PROVE) perchè si era mangiato due delle mie matite per labbra, ma lo reputo comunque tenero. La sera prima in un mio momento di crisi -prima del saggio di canto!- è saltato sopra il mio ULTIMO bicchiere di latte&caffè caldo, che avevo difficilmente deciso di bermi la sera anziché lasciarmelo per la colazione dell'indomani, rovesciandolo,  ed è stata la prima volta che mi sono davvero arrabbiata con lui (e, curioso: l'UNICA in cui non avesse fatto un danno intenzionalmente ma solo in quanto ritardato) e l'ho tipo sbattuto in gabbia (di solito lo lascio vagare free a mangiarsi le mie cose e dormire -nel fondo del mio letto, perchè è stronzo) e neanche mezz'ora dopo ero lì spupazzarmelo sentendomi in colpa. Dopo l'esordio del nome Pancake (inutile come poche cose al mondo), alla fine il piccolo stronzo si chiama Giudice Biscotto (personaggio di Drawn Together, alte citazioni). O Mr Pickles. O Ciocorì. Il nome cambia, tanto non serve. Non è un amorottolo? [Perdonate la lunghezza del mini-capitolo, ma questo batuffolo mi tira davvero scema, non me lo sarei mai aspettata avendo altri animali da anni che non cago di striscio]

Lui super-tenero in quanto drogato dai biscottini al prezzemolo, in trip

ISA&LA GENTAGLIA IN VISTA

La conoscenza del caliente mi ha portato a quella di altre due persone: il tizio che ho baciato "tradendolo" ed una che in realtà è un "ritrovamento" (scoperto e colpito qualcosa come 4 anni fa, visti una volta a caso, lui impegnato e fine). Le due cose -persone- non sono paragonabili, il rispolverato è bastato poco per scoprire quanto sia un'ottima persona, davvero "interessata" a me (e prima della rottura con quello mi aveva dato consigli e cose simili, su noi) e già definibile amica; il traditore mi rompe i coglioni, vuole uscire (coff coff scopare, immagino) con me e cazzi e mazzi ma boh, non so che farmene. In generale, lui a parte. AH, mio fratello per la prima volta nella  vita vuole accoppiarmi con un suo amico sempre reputato carino, tra l'altro. Ma...no. Semplicemente: dopo l'ennesimo fallimento in ventidue cazzo di anni -eccetto l'unico che mi abbia mai amata, se mi leggi ciao- direi che ho capito che il problema sono io e non intendo buttarmi in una relazione, non ora. Non presto. Sicuramente non sapendo che per forza ed in tempi brevi finirebbe, ed io e solo io ci soffrirei. Ma non lo dico nell'accezione negativa del "non concederò mai a nessuno di avere a che fare a me e tantomeno cercherò io, morirò divorata dai miei gatti, sola" ma in quella positiva dell' "ora penso a me, quando sarò del tutto a posto e mi amerò, ben vengano altre persone". Poi cristo santo sono sola da sempre, per puro culo ho avuto due "relazioni" di fila ma di fatto io sono sempre sola, di certo non sono il tipo che "deve stare con qualcuno". O non rifiuterei nessuno. Comunque, a maggior ragione: penserò solo a me, punto. Forse è sbagliato negarsi occasioni e sono sicura che "anche le cose che finiscono e fanno soffrire" intanto siano esperienze (utili) e comunque diano cose positive nel mentre, per carità: ma io non ce la posso fare, non un'altra volta, una in più. Per di più a causa mia. Non lo reggerei, quindi meglio prevenire.


ISA&LA SUA PERENNE DIETA/CORPO

BOH! Mi ero fatta di recente un periodo cazzuto di Dieta Dukan, o meglio, della 1/4 Fase, quella d'attacco che consiste nel mangiare solo ed esclusivamente proteine magre (manco l'insalata potevo guardare, ma neanche la carne di maiale, in quanto grassa). Sarebbe dovuta durare massimo 3 giorni, per me -poco più per i GRANDI OBESI- ed io l'ho fatta a vita, tipo. In realtà no, avrò fatto due settimane di fila per poi impazzire. Comunque, ben venga: mi sarò salvata un rene. O il fegato. Secondo la mia insegnante di canto che la fece, tipo il 6° giorno mi sarei dovuta trovare in ospedale tra le coliche renali -ed io manco bevevo tra un po'- ma BITCH PLEASE I'M IMMORTAL. Comunque, un risultato l'avevo visto (oltre agli altri, IO, quindi c'è stato). Peso sempre ignoto. Tolto quello e qualche ripresa -solo proteine- di una settimana e non oltre, ultimamente sto mangiando a cazzo coi soliti estremi, ma...magia, suspance, incredibile: sto andando in palestra. Questa è solo la seconda settimana ancora in corso, appena iniziato in pratica, ma intendo mantenere la media di almeno tre volte a settimana. Quindi son presa bene e mi sembra un minimo, comunque, di essere "migliorata" (non già per la palestra, forse ancora grazie ai maledetti giorni di sole proteine). Ho quasi voglia/coraggio di iniziare a mettere foto per i miei futuri progressi, è grave (non per il momento, quanto per il potenziale!).

ISA&L'ALTERNATIVITÀ (?) - W LA SUPERFICIALITÀ

Ah, dimenticavo: ai tempi, per lo stage ""dovuti"" togliere tutti e tre i piercings al viso (narice, sopracciglio e l'ultimo, sudato e non ancora rimarginato del tutto, al labbro inferiore dx). Già dopo il primo giorno di lavoro, la sera, quello al labbro non entrava più. Fatto sta che alla fine mi son tenuta/ho recuperato solo quello al naso, il mio primo. Mi mancano ma sticazzi, tre al viso forse erano anche troppi. Forse. Però voglio ribucarmi l'ombelico!

DUNQUE

Quindi, la vita mi ha dato un lavoro (primo serio), tre mesi e addio. Poi mi ha dato una relazione "sana" e con una persona di qui -tipo 10-13' a piedi, w la macchina!- tre mesi e addio. Grazie mille! Parte di me dice "eh beh, è stato un bel periodo e ti lamenti? Ringrazia!", ma la parte più grande dice "vaffanculo, avrei preferito non toccare cose belle per poi vederle andar via". Ma non è vero. Che poi, senza entrambe le esperienze tutto sarebbe stato diverso, tutto, chissà dove cazzo sarei ora. Come, e chi. Tra parentesi, giusto poco prima di essere lasciata avevo capito cose cazzute, riguardo i miei errori commessi nelle ultime frequentazioni; una persona mi ha anche dato l'imput per rifletterci ed arrivarci, sicuramente mi ha aiutato. Infatti, ironico, tipo una delle ultime volte che io e lui ci siamo visti è stata la migliore e lui stesso ha notato quanto fossi "diversa" in meglio, adorabile, me stessa, a ruota libera e rilassata. Ma l'ironia mi ha sempre accompagnato nella vita. E sono passata dalla fase "Nessuno può amarmi, tutto se ne vanno, non do/lascio -non solo abbastanza ma- NIENTE, non sono amabile, nel caso specifico con lui ho rovinato tutto, non merito niente, neanche di dormire" (ndr: "ho rovinato tutto" lo pensavo prima di parlarci e sapere che mi lasciava perchè non prova niente per me e non per un bacio ad un altro) a quella "STIGRANCAZZI". So che devo amarmi in primis, pensare a me e cazzi vari. Credo di starlo facendo, finalmente. E parzialmente. Che poi oh, le conferme/feedback del mondo servono ed io sono sostanzialmente sola.

Nella pratica, sono la solita cicciona Isa attualmente coi capelli rossi ed un solo piercing visibile che sta passando la sua vita tra palestra, liceo musicale e pensieri tristi di notte. Almeno la palestra mi occupa parecchio tempo e mi impone di uscire, fare ed avere a che fare con persone. Pure a lavarmi ogni giorno eh! Poveri capelli. Il resto di quel poco che faccio è rappresentato dal corso di canto a cui si è aggiunto quello di coro, e anche qui, sono molto più "aperta" e meno timida dell'anno scorso, rischio addirittura di farmi degli amici. Non mi piace rischiare. Ovvio, devo darmi una mossa perchè non voglio nè posso vivere di attrezzi e canzoncine. Proprio no. Per quanto siano entrambe cose terapeutiche (e non mi dispiacerebbe affatto in massimo due mesi diventare n'altra, non solo puntando a "perdere x kg" ma proprio a diventare perfetta ed essendo anche tonica, nemmeno di diventare la proclamata Ferrari che dovrei essere nel canto). Devo trovarmi un lavoro, già. Con calma però eh. Calmissima. Stavo per andarmene in India a prendermi male coi beduini (?) dopo l'ennesima "persona che mi lascia" e la cosa ESILARANTE è che casualmente una persona che conosciucchio sta per fare una cosa del genere e me l'ha davvero proposto, volendo potrei pure, parlava di partire a fine mese e lui lo farà in ogni caso, da solo. Ma poi ho capito un minuto dopo che i miei problemi li posso risolvere anche a Varese eh. Eh. Ma io volevo solo una vacanza, non scappare. Credo di aver finito. E direi che non dormo: è da checche.

Tra parentesi, entro sempre qui per leggere aggiornamenti: spero che il mio computer sia pazzo e si sia perso qualche persona seguita, altrimenti sarebbe triste constatare l'inattività di quasi tutti! Damn.

10 febbraio 2014

Chi non muore si rivede.

Ho notato di non aver scritto nulla per più di otto mesi. Sono tanti. Mi piacerebbe dire che in tutto questo tempo sia cambiato tutto, ma non è così. Che dire?

Nel frattempo:

1) Mi sono diplomata (ricordo solo di aver bevuto poco prima dell'orale, ma ce l'ho fatta).
2) Ho visto fallire il mio "sogno" di iniziare finalmente l'università quest'anno, studiando psicologia.
3) Per la prima volta nella vita ho cercato -seriamente ed ufficialmente- di togliermela, finendo in ospedale (indovinate come).
4) Ho capito quanto UN aspetto del mio fisico in particolare mi faccia schifo e condizioni la visione globale del mio corpo, quanto sia importante per me e che esista una soluzione (il mio seno: vorrei ridurlo). Ho compiuto i primi passi al riguardo ed alla fine, rivolgendomi al sistema sanitario nazionale dovrei aspettare addirittura ANNI per poter fare l'intervento. Adios.
4) Di recente temo di aver trovato l'amore della mia vita che però vive in Inghilterra da un anno; la buona notizia è che non sono più nella fase del terrore per il nostro primo incontro, dal momento che ci siamo già visti due volte ed a quanto pare siamo fidanzati e pensiamo ad un futuro insieme.
5) Immagino essenzialmente grazie al mio ennesimo fallimento (nel tentativo di farmi fuori), ma i miei genitori per la prima volta nella loro vita mi hanno vagamente capita. Poi hanno smesso, ma è stato bello.
6) Ho finalmente fatto il mio primo tatuaggio -insieme a lui- ed ho due nuovi piercings (il terzo si è fottuto, sigh). Cose stupide, ma che non so perchè mi ero convinta non avrei mai fatto.
7) Cazzata o meno che sia, quest'anno mi sono ritrovata ad affrontare una cosa che temevo, cioè cantare: sto facendo un corso, imparando a cantare davvero. E se tutto andrà bene a fine anno mi esibirò pure al saggio, davanti a tutti. L'insegnante all' "audizione" preventiva  (perchè lei mica prende chiunque eh) mi ha dato della Ferrari col motore di una cinquecento. La storia della mia vita.

Credo basta, a grandi linee.

Sintetizzato ciò, che dire sul fronte cibo? (siamo qui per questo) Negli ultimi mesi, ovviamente, non è cambiato niente: continuo a mangiare male e fare le stesse identiche cose di sempre. Per certi giorni digiuno-mangio pochissimo e mi sento Dio, dimagrisco, sono felice e poi puff, mangio troppo, voglio uccidermi, magari mi tagliuzzo per punirmi e ricomincia il giro dall'inizio, come sempre. Mi fa ridere dirlo così, ma è la verità. Sono stata vagamente più serena al riguardo, nel complesso, ma non posso ASSOLUTAMENTE dire di aver iniziato a mangiare come una persona normale senza pensare a nulla, senza esagerare e godendomi il cibo. Almeno ho continuato a stare lontana dalla bilancia, cosa che immagino mi faccia stare meglio. L'ultima volta che mi ero pesata l'avevo scritto sul blog, farò una ricerca per curiosità.

Ora. Attualmente diciamo che a livello pratico la mia sterile vita è focalizzata sulla musica, dal momento che sono arrivata a frequentare ben quattro corsi al liceo musicale. Canto, proseguo piano, teoria musicale che mi piace chiamare solfeggio (anche se il solfeggio è solo una delle mille cose che facciamo), coro che era compreso nel pacchetto e da pochissimo l'insegnante di canto ha proposto l'iniziativa di fare un coro moderno con alcuni suoi alunni e non, un progetto nuovo. Ho vagamente provato a cercarmi un lavoro ma niente. Avevo iniziato l'anno andando in palestra -a cui mio padre ha voluto farmi un abbonamento annuale!- ma alla fine tra il tentativo suicida, l'aumento dei corsi, il mio viaggio ed il suo quando è venuto qui, non ci ho più rimesso piede. E nulla. A maggior ragione da quando c'è lui, i miei progetti sono cambiati o meglio sono nati. Il piano è al massimo questa estate (se ci arrivo) trasferirmi da lui, giusto per finire il percorso musicale iniziato qui. Nel frattempo vorrei tanto trovarmi davvero un lavoro e DEVO imparare decisamente meglio l'inglese, potrei perfino frequentare un corso che mi farebbe già fare un esame necessario poi per l'accesso universitario. Oltre a queste due cose -lingua e cash- di mio vorrei e dovrei impegnarmi per prendere il massimo che posso in questi restanti sei mesi, dal mondo musicale. Ah, gli insegnanti dei vari corsi sono persone splendide, ed è la prima volta che mi succede: ciò nonostante, le vicissitudini della vita mi hanno portato a fare diverse assenze o comunque a non dare il massimo. Ma ora basta. A parte ciò, ovviamente resta il sempiterno progetto di dimagrire, raggiungere il corpo che voglio in ogni dettaglio, piacermi, amarmi e cazzate varie. Insomma, per quanto più o meno stupide, ne avrei di cose da fare.

Se tutto va bene, tra un mese dovrei andare da lui per qualche giorno. Ora ci siamo appena visti ed ho un mese di tranquillità -dal punto di vista di potermi dedicare regolarmente e continuativamente ai corsi o a qualsiasi altra cosa- per fare le mie cose. E, in the meantime, pensare anche al mio e nostro futuro. Nel prossimo mese voglio darci dentro, in ogni campo e fronte. Domani è lunedì e chiaramente si ricomincia. Tabula rasa. Sistemarmi assolutamente la stanza -ho ancora la valigia da disfare- dieta, attività fisica (riprenderò con la palestra), ogni dannato giorno studiare per ogni singolo corso e migliorare piano piano arrivando prontissima ad ogni lezione, domani stesso creare un piccolo piano per l'inglese (comprendente leggere libri e assolutamente guardare film in lingua originale, intanto), sistemare e stampare il mio curriculum e credo basta. Mi mancava scrivere da qualunque parte. Yeah.

p.s. : dovrò cambiare, per l'ennesima volta, TUTTA la grafica.

Vi ho sempre lette, ma passerò a farmi perdonare e lasciare tracce.
Spero stiate tutte bene!

1 giugno 2013

Muore di fame ma sta desiderando un nuovo oggetto, qualcosa di stupendo. Infine rompe la vetrina e se lo prende, così sorriderà mentre cade a fondo.

Le ultime tre settimane sono state strane, ma nel complesso esilaranti. Come spesso accade.

La prima sono partita per i soliti cinque giorni e...per la PRIMA volta, però, non mi sono MAI presentata in classe (motivo per cui ero andata e vado lì da Ottobre, cioè di fare verifiche e poter avere abbastanza voti per essere ammessa agli esami come interna a quella scuola). Quantomeno digiunando e tornando dimagrita e in versione yea, ovvio. E lottando con le donne delle pulizie russe che mi credevano morta solo perchè alle cazzo di ore nove entravano in camera a pulire ed io dormivo quasi sempre: è stato un viaggio istruttivo, insomma.

La seconda l'ho passata a casa col mio gemello senza genitori -che sono andati a vedersi in diretta la nascita della nipotina a Tenerife...che dolce, per un pelo sarà la prima Gemelli che io conosca; dunque son zia, ma finchè non vedrò nè stringerò la stronzetta non mi sembrerà vero- e l'unica cosa che sono riuscita a fare dei miei grandi progetti è stata: procurarmi il Valium, a caso, per l'ansia. Azione epica in quanto non molto legale, pur essendo effettivamente stata dal mio medico per avere la ricetta (sì, n'altra). Domenica, reduce da tutto, ero così disperata e sul punto di esplodere e uccidermi per aver rovinato tutto e soprattutto non aver fatto niente di utile che sono arrivata al punto di invitare mia madre ad uscire...alla fine non le ho detto niente nè mi sono sfogata, ma è stato carino (guidato sempre io, centro commerciale, mini-spesina, mi son fatta comprare qualcosa che mi serviva per il viaggio e non mi ero ancora procurata perchè "dai ho bisogno di affetto!" e poi sono voluta andare a "guardare da fuori" ergo stalkerare la famosa villa dell'infanzia amata e dovuta lasciare a sette anni, in un paesino vicino, cosa che volevo fare da almeno dieci anni).

La terza settimana tutt'ora in corso direi che è la migliore: ieri sera sono tornata dalla mia penultima -l'ultima sarà per fare gli esami di maturità, già rido- trasferta, arrivando a cinque giorni di digiuno e senza mandare a puttane tutto già dalla prima cena del mio ritorno. Ho scoperto di essermi dannata l'anima -e anche di aver portato fin lì il mio culo- per n-i-e-n-t-e, poichè nonostante qualche voto mancante, siamo stati tutti indistintamente ammessi agli esami. Come sospettavo, ma non potevo esserne sicura e non era il caso di rischiare, direi.

Ora sono qui e la cosa non mi dispiace affatto: sto mantenendo il mio equilibrio ed è tutto in ordine. Fantastico. A livello puramente teorico si avvicina l'estate. Ieri, quasi alla stessa ora siamo arrivate qui sia io che mia nonna venuta a trovarci, dopo insoliti mesi e mesi. Che poi ci sarà pur un motivo. Martedì invece arriverà mia sorella per un paio di giorni (ciao musica sia di giorno che di notte mentre dormo, ciao fumare come un turco, ciao farmi i cazzi miei, ciao letto matrimoniale più che mezzo libero e ciao infine anche al mio sonno notturno, prevedendo le solite sue fottute videochiamate su skype alle 4 col suo ragazzo-a-distanza, nonchè ipad e iphone perennemente e irritantemente suonanti), ma sarà carino e sicuramente usciremo e faremo qualcosa insieme. Mia nonna proverà a portarmi in chiesa. Dovrò fare probabilmente più di una lezione a settimana di pianoforte per finire in tempo, date tutte quelle che ho perso. Intendo cagare quelle du-tre persone amiche. E assolutamente vedere Lui, dato come siamo messi. La scuola, durando fino a Maggio, è finita mentre io ero a grattarmela, peccato. Credo basta. Ah. In tutto ciò, da domani partono le mie ULTIME DUE SETTIMANE LAST-MINUTE per studiare il programma di quinta superiore (scoprire quale sia, prima) fare la tesi e magari almeno leggermela. Forse la calma è la virtù dei forti, quindi no problem.

E questo è ciò che mi aspetta nella prima fase di quest'ultimo mese al cui termine ci saranno libertà e vuoto, un eccitante vuoto. Dopo, in massimo due settimane -a seconda del tempo di distanza tra scritti e l'orale- avrò finito tutto e si presume avrò il DIPLOMA. Quindi, un mese per chiudere con tutta questa merda e finire una fase della mia vita. So che è solo un pezzo di carta (lo sostengo da anni io, figuriamoci, che mi ci pulirei il culo!), ma per me è concettualmente importante: sia perchè ho perso due anni (e quando e se fallisco, anche solo per questioni di tempi, inconsciamente mi si istilla pian piano la credenza di non potercela fare e che sia impossibile, manco il progetto fosse di sposare Brad Pitt) sia perchè, necessariamente, dopo la mia vita cambierà, per quel che dovrò fare. Ovviamente, ha uno scopo futuro e lavorativo: è solo che la questione concettuale mi preme di più, al momento. Anyway, vediamo di levarcelo dai coglioni, questo diploma.

Oggi? Ho straordinariamente disfatto e sistemato meticolosamente il contenuto della valigia. Sono allegra. Ho gioiosamente cucinato il pranzo per la mia famiglia + 1/3 (la vecchia). Prima il tempo ero bruttino ma è spuntato il sole ed a breve mi preparerò per uscire e andare all'Esselunga con mia madre (adoro andare a fare la spesa, da sempre). E mi manca e amo guidare, cazzo. Poi dovrei organizzare il mio studio ed i miei prossimi giorni -altra cosa che amo fare!- suonare un pò e credo basta. E poi l'aver comprato miliardi di post-it tenerissimi renderà il tutto ancora più bello. Mi sono decisa a piantare un fottuto chiodo nel muro e attaccarci il calendario, che non so mai che cazzo di giorno è e forse mi aiuterà a capire che devo darmi una mossa a studiare. A parte ciò...oggi sarebbe il sesto giorno di digiuno* consecutivo (ma son certa che lo sarà anche stanotte).

* Parentesi alimentare o questo blog sarebbe irriconoscibile. Dunque: sicuramente sbaglio, ma ho "deciso" che posso considerare un giorno di digiuno finchè non mangio niente di solido -lo so, potrei arrivare anche a 3000kcal bevendo litri di coca-cola, per esempio- E mi limito, al massimo a due cappuccini al giorno, fatti rigorosamente con latte scremato e senza zucchero (dietor=0kcal). E comunque il latte non è molto,  considerando che quasi 1/4 di bicchiere è composto da caffè e al massimo sarebbero 100kcal al giorno, sicuramente e ampliamente smaltite. Ammetto la mia paura di dover abbandonare il latte: prima o poi dovrò iniziare a mangiare. Intendo mangiare solo frutta e verdura, infatti il latte non sarebbe assolutamente contemplato nella mia ultima idea di giusta filosofia alimentare (niente animali nè loro prodotti, niente schifezze industriali ed elaborate). Ho il terrore che basterebbero due mele e un pò di broccoli per lievitare e gonfiarmi (comunque, frutta=carboidrati), ma basterà limitarmi e non esagerare, o almeno spero. Vedremo.

Stronzate a parte, beccatevi lo stupendo testo di questa canzone:


10 maggio 2013

Lo so che non coincidono le previsioni e l'esito.


Tralasciando davvero molte, troppe disastrose cose che infondo mi sono successe a causa di un mio errore (quello di optare per non adempiere alla mia responsabilità ed essere rimasta a casa la scorsa settimana...e ops, in compenso e contrariamente ai miei piani, dovrò partire domenica o lunedì)...da dove inziare?

Che dire? Di cosa parlare? Perchè parlare? A che serve? Perchè respiriamo? A che pro?

Ignorando tutto il caos che ho dentro, ieri notte mentre scrivevo sulla mia agenda e pensavo come di routine al mio piano per l'indomani, ho fatto una cosa banalissima per dimostrarmi quanto IO sia la maggior causa dei miei mali. In riferimento al futuro, (a partire da oggi e arrivando a quel che mi attenderà nel breve termine), ho diviso il foglio a metà: da una parte visione ottimista e serena, dall'altra mia visione tipica. Ed ho scritto tutto, immaginando quello che avrei fatto e pensato in entrambi i casi, come mi sarei sentita e perfino gli esiti del tutto. Ho palesemente visto come a parità di eventi e situazioni, si possa vivere non dico perfettamente ma comunque serenamente...oppure mandare tutto a puttane e stare da schifo. Sarà banale, ma mi è servito a rendermi conto di quanto la colpa sia mia, non solo per quello che faccio o non faccio, ma SOPRATTUTTO per il peso che do alle cose, per come reagisco alle mie stesse scelte, per come un dettaglio insignificante come una parola riesca a farmi impazzire, per la mia ansia, per le mie ossessioni, per tutto. Come fanno tutte le persone normali, dovrei essere in grado di essere serena e positiva di base, nonostante magari un errore di valutazione o una scelta fatta deliberatamente in nome della fuga dalla paura. Ed ho notato, oltre al mio umore, come anche i fatti in sè potrebbero essere radicalmente diversi (ovvio, tutto dipende). Dopo le due visioni a confronto, ho anche pensato che basterebbe una semplice via di mezzo, senza che la prima visione positiva dovesse essere perfetta ed impeccabile in ogni mi passo...anche il mio essere autocritica e troppo esigente con me stessa non aiuta (ma purtroppo questo è l'ultimo dei miei problemi, eh: se campassi di questo sarei tutta un'altra persona, totalmente), infatti la soluzione ideale è un semplice equilibrio.

Lunedì ho fatto una full-immersion nel passato necessaria, poichè mi è venuta voglia di disegnare. Voglia di esprimere qualcosa, provando a cambiare mezzo. Ho guardato i miei vecchi lavori di anni di artistico, nonchè trovato e minuziosamente pulito ogni strumento (come le mie adorate ottanta matite tenute disordinatamente da mio fratello). Cazzi e mazzi vari, ma poi? Foglio bianco. Non ho niente in testa. O se ce l'ho non ho idea di come esprimerlo. O forse non mi interessa neanche farlo. In ogni caso: non ci riesco. Dio, pensando anche al passato...io non sono adatta per vivere. Non ho la stoffa per farlo. Per sopravvivere ne ho eccome, di talento. Ho anche una laurea in autodistruzione. Ma vivere, proprio, niente. O almeno non in senso comune, in una vita fatta per esprimersi (più o meno artisticamente: basterebbe l'italiano) e soprattutto comunicare, avendo a che fare con gli altri. Tolto questo, cosa resta da fare? Niente. E infatti.

Tornando al giochino dei vs, di fronte a queste contrastanti visioni, ovviamente facendomi una grassa risata ho dato per scontato che avrei seguito la prima versione rosea, anzichè la mia solita. Anche solo come esperimento. Perchè è verissimo che tutto sta a noi, davvero e sottolineo, a parità di situazioni: non solo per come tu reagisci agli altri (che di per loro sono relativamente imprevedibili, così come certi eventi), ma anche perchè il tuo stesso modo di porti e dire le cose influenza gli altri e il loro feedback.

Oggi ho quindi fatto tutto quel che ho immaginato nella visione ottimista della mia vita a breve termine. Amo sperimentare. [E mi sarei anche incazzata non poco se avessi concluso che sarebbe bastato così poco per cambiare radicalmente vita.] E, dunque, cosa è successo? Niente. Non è servito a niente. Non è cambiato niente. Quindi è tutto inutile? Quindi non dipende da me? Quindi se faccio il mio dovere non significa nulla e resto la solita ragazzina idiota? Se anzichè domandare dubbiosa, affermo, non cambia niente? Se sono positiva non serve a niente? Dovrei tentare di nuovo l'esperimento, perchè magari è stata solo sfiga? No. Io non lo so cosa cazzo c'è di sbagliato in me o nella vita, o in entrambe le cose. Perchè tutto tenda irrimediabilmente e sempre a crollare. Non lo so. Ma meno di 24h credevo di aver trovato la risposta nel STA A ME, EASY, di essermi allegramente illuminata. Bene. Non sta a me un cazzo, perchè gli altri comunque dicono e fanno cazzate (e fin qui, passi)...ma io non riuscirò MAI a fregarmene del tutto, a ignorare e restare sulla mia retta via, senza influenze. Altro che condizionarli a mio favore. Oh cazzo, ma allora resta vero che dipende tutto da me, perchè sono sempre e comunque IO che do troppo e immeritato peso agli altri. Poi certo, devo dire che loro si impegnano al massimo. Merda. Bene, la morale è sempre la stessa: è colpa mia. Quindi non posso neanche lamentarmi. Shut up.

Comunque, non è che io non veda alcuna luce infondo al tunnel, è solo che non ho neanche più voglia di aprire gli occhi. Tanto sarebbe inutile: godiamoci il buio imposto.