1 ottobre 2012

Forse fa male, eppure mi va.

Ieri notte ho finalmente versato qualche lacrima...che noia, per brutti pensieri inerenti i miei genitori. Mi sono anche data delle farse di obiettivi -indovinate un pò- riguardo il peso (ma anche la mia salute). La mia anestesia verso me stessa mi ha solo portato sei etti in più...che domani saranno spariti con gli interessi, grazie a tre bicchieri di latte nello stomaco. Nel frattempo devo subirmi una parente con cui purtroppo ho ripreso la comunicazione (più che ripreso, inventata dal nulla dopo diciannove anni), che da giorni mi dice di voler morire perchè in un anno ha ripreso 10kg -dopo essere stata patologicamente obesa e poi anoressica ed aver perso non so quante centinaia di chili in neanche un anno- che fa schifo eccetera eccetera. Genetica puttana, eh? Ora. Io posso assolutamente capire il voler morire e il farsi schifo, così come posso capire i momenti di sfogo, ci mancherebbe; spesso si ha solo bisogno di sentirsi rassicurati, di sentire da qualcun altro che ce la possiamo fare, lo so. Ma cristo santo, non posso sopportare una persona che dica solo e sempre che vuole morire senza aggiungere altro, senza alcun piano, senza rialzarsi. E quasi ad ogni fottuta ora mi deve rompere i coglioni per sapere se va bene quel che intende mangiare o ha mangiato...e no, non ha dodici anni. E lo chiede a me? Sono diventata esperta, esperta di sto cazzo. Cosa vuole sentirsi dire? Mistero. Ma da giorni devo sorbirmi i voglio morire di una persona, come se poi potesse fregarmene qualcosa. Va bene. Resto un pò alienata, ma almeno ho pensato che ehi, mentre me la passo così potrei anche farmi del bene, nel frattempo. E così ho ripreso la dieta. Ho un foglietto contente un lungo elenco di cose su cui devo riflettere -per non dimenticare niente- ma chi ha voglia, adesso? Da ieri notte ho dormito sia fino alle due di oggi, che poi, di nuovo, fino all'ora di cena...la cosa assurda è che sono ancora più stanca che mai e a breve tornerò a dormire. Cosa mi ha stancato così tanto? Altro mistero. Ah, le mie braccia sono ancora traumatizzate dal trasporto di 7,5kg di crocchette per cani di ieri sera: o meglio, il braccio sinistro ha subito un evidente shock, il destro deve farmi male -seppur di meno- solo per solidarietà. Che carini che sono. E con dolori muscolari dati dal nulla in fase preventiva, mi accingo ad affrontare domani sera la mia prima lezione del corso di Zumba. Da cui uscirò cadavere, o meglio grazie a cui il giorno dopo saranno cazzi amari per tutti i miei muscoli e allora avrò giusto la lezione di pianoforte (per la serie: evviva). Sono tornata al momento della mia vita in cui non ho più paura e quindi non provo ansia per quel che mi aspetterà domani, ergo non me ne frega niente. Ed è davvero una cosa seria se l'idea di a) mostrarmi al mondo obesa e, soprattutto, b) dover praticamente ballare -mio trauma- di fronte al mondo non mi fa alcun effetto. Almeno questo, è un ottimo progresso. Piano piano uscirò anche da questa parziale anestesia mentale rimasta, ma con l'imposizione di programmarmi ne sono già praticamente uscita. Mia madre mi ha ri-chiesto, dopo mesi, se avessi del tempo per farle una particolare treccia. E di tempo oggi ne ho avuto da vendere e buttare, visto che l'unica cosa fatta a parte dormire è stata una manicure mezz'oretta fa, giusto per ingannare il tempo. Ho guardato dei tutorial su internet per scoprire come si facesse quella treccia, ma lei non lo sa. Non intendo mettere mano nei suoi capelli. Lei è da sola a guardarsi la televisione, io sono qui e a breve tornerò a dormire. Non è un pò triste? Questo rientra nell'elenco di cose su cui devo riflettere. Cazzo.

A volte riaffiorano i ricordi, o anche i ricordi dei propri brutti pensieri. Come quello che se lei morisse alla fin fine sarebbe meglio per tutti -lei in primis, a quanto pare. Poi ti distrai un attimo e noti che le luci provenienti dal salotto e dalla televisione sono spente, che quella stanza è vuota...se ne dev'essere andata a dormire. Tua madre era lì, ma ora non c'è più. Per quanto ne sai potrebbe anche non esistere nel suo letto, nè da nessun'altra parte, nemmeno nella tua mente. Il tempo sfugge così dalle tue mani, ed è terribile. Ma anche le persone sfuggono. E vuoi piangere.Vuoi piangere ma non riesci nemmeno a capire per quale delle tante cose vorresti farlo, se è colpa tua, se è colpa sua, se è colpa di tutti o di nessuno...così nel dubbio, non fai niente. Come se poi capire chi è la merda possa cambiare le cose.
Ma vuoi piangere.


1 commento:

  1. anche io non reggo le persone che si piangono addosso, è dura uscirne ma almeno io quando stavo male non andavo ad angosciare nessuno me lo tenevo per me!

    ps. sono nuova :)

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.