22 settembre 2012

Riconoscere le cose.

Appena tornata a casa, 72,3kg, CICLO del cazzo e mi sento ancora gonfia (di solito lo ero solo e sempre il giorno prima e poi stop), ritorno fraterno, pranzo quasi- tutti-insieme  ma che bello (in cui almeno ho detto no alle due proposte di pasta e nel complesso non ho mangiato troppo). Poi, per un fortuitissimo caso la mia prospettiva è passata dalla rassegnazione alla famosa cena in famiglia al ristorante peggio con degli amici inutili di mioo padre alla notizia che purtroppo mi sarebbe toccato stare a casa a tenere i cani. Quindi, a casa da sola con accanto quintali di merendine da una parte e la Nutella in dispensa e incalcolabili avanzi del pranzo, tra frittelle, pane e sughi. Alla fine ho mangiato solo la mia zucchina bollita tanto per sport e vaffanculo. In un momento ho addirittura pensato di decidere tranquillamente di mangiare una microporzione di tutte quelle delizie che da una parte ormai tutto era perso e dall'altra le quantità erano così ridotte che i danni sarebbero stati pochi o nulli, le ho messe in un piatto che stavo per riscaldare al microonde. Poi non so cosa mi succede, ma con la stessa -se non minore- facilità del prenderle, ho cambiato idea, svuotato e poi buttato il piatto vuoto. Non è mai successo che io prima di aver già lo stomaco sulla via di esplodere mi sia mai potuta fermare a pensare, non ne ho mai avuto il tempo. Merendine...invece no, non ho mangiato niente. Ad un certo punto credo di aver anche pensato che mi rodeva il culo ad essere l'unica minchiona a casa mentre gli altri fingevano di spassarsela al ristorante mangiando come porci mentre io ero lì tutta sola e quindi di correre alla Nutella. Ma alla fine, una tisana ha riempito quel piccolo vuoto e freddo dentro e fuori, era così difficile? No, ma quanto tempo ho perso. Poi mi sono portata avanti per due ricette (veloci) che dovrei sfoggiare domani mattina per la colazione di tutti ed ho maneggio la famosa Nutella e due barrette di cioccolato fondente, ma nada. Ma questo è niente, perchè io nella mia vita non sono mai riuscita a resistere alla fame chimica. E cazzo se ora lo sto facendo porca puttana. Peraltro con la cucina a due metri da me (no perchè se arriva un'amica x di mia sorella che deve essere ospitata io devo sloggiare dalla mia camera, ed eccomi qui in soggiorno). E questo credo sia davvero miracoloso perchè in questo istante potrei mangiarmi anche qualche fratello. Ma ho avuto il tempo e soprattutto la voglia di farmi una bella tisana calda e in seguito riflettere, altro che svuotare il frigo, magari sboccare l'anima e poi gettarsi nel letto dove si crollerà non appena lo si tocca. No. Ho il tempo di aspettare che l'acqua  si ricaldi, e non è mai successo, anche se lo sento come se fosse naturale per me. Io mi sto amando ed è una sensazione assurda da provare. Ho preso freddo, mi faccio un thè caldo. Ho fame e anzichè digiunare a tutti i costi mi mangio una zucchina, quanto basta perchè quella piccola voglia fosse soddisfatta. E questa dovrebbe essere la normalità, ascoltarsi, essere calmi, pacati e pazienti. Sentire, quindi, se di qualcosa abbiano realmente bisogno o no. Se siamo noi o il nostro corpo o qualunque altra cosa ad aver bisogno di qualcosa. O meglio, capire e sapere quale parte di noi esprimere un desiderio, per poter sapere se sia giusto o meno assecondarsi. Ed è bellissimo. Io non sono mai stata paziente con me, appena sentivo un minuscolo imput lo assecondavo all'istante, senza sapere se avesse senso o potesse essere più un male che un bene. Bisogna essere pazienti con i vari sè stessi. Cazzo non mi ricordo mai nella frase prima di cosa stavo parlando. Ora sembra che io mi sia svegliata, insomma. E non c'entrano un cazzo i disturbi alimentari. C'entra il sentirsi, il conoscersi bene, fino in fondo ed in ogni parte di sè. Depurarsi. Capire l'origine di ogni pensiero o voglia, e provvedere in base ad esso. Non a suo scapito. Non mortificarsi. E sentirsi sereni. Ho bevuto poco (per i miei vecchi standard almeno, ora è un'altra storia), cioè in totale massimo un cocktail o meglio un pò e un pò di almeno tre cockatail diversi (mischiare eh?). E già qui non sono stati mica cazzi per il mio cervellino malato, ma credo siano le canne più che altro. Stavo per scrivere che HO FAME , ma mi rendo conto che non è così. Io ho solo voglia di confortarmi nel cibo -tant'è che non mangerei MAI quanto basta per placare la fame ed essere sazia, ma fino a stare male- perchè tanto ormai è andata oggi e in ogni caso per poi odiarmi domani. La verità è che io avrei voglia di ingozzarmi di cose buone fino a stare male e non sentirne nemmeno i sapori: sapendo che è un autoboicottaggio per fallire grazie alle mie stesse mani, semplicemente decido di non farlo. E basta anche solo riconoscere le cose perchè esse si trasformino da mostruose a inesistenti o perfino a positive. Basta sapere per sentirsi subito più leggeri e sereni. E se si conosce,  in un futuro ben poco lontano si può imparare anche ad eliminare questi istinti deleteri per noi stessi (spesso dettati dall'inconscio), non averne mai più ed essere felici. Meditazione. Il potere della mente è enorme e tutto da scoprire. Decidiamo noi le regole. Che minchia stavo dicendo? Niente, che oggi sono diventata una persona seria e mi sento incredibilmente serena. Che certo penserete, saranno le canne, ma io lo ero ben prima di questa fame chimica o meglio cosa da evitare, quando ho avuto casa libera tutta per me con la cucina strabordante di odori e viste invitanti  di simpatiche pietanze e anzichè mangiare fino a scoppiare non ho fatto niente. Lo ero e lo sono perchè sono diversa. E mi amo. Ed è amabile ascoltarsi. Liberiamoci tutti! Ascoltate. Credo sia il secondo post di degenero in chimica, non male come media. Domani sarà un casino rileggere. Forse è divertente il fatto che gli unici momenti che passiamo insieme io ed i miei fratelli sono le serate fuori a bere, devastarsi e fumare, qualcuno a caso quasi svenire...ma questa è stata una serata diversa. Io mi comporto e di conseguenza vengo trattata da persona diversa. Non sono più la piccola sorellina testa di cazzo. Sono una persona e in quanto tale forse da rispettare, con una sua singolarità e magari cervello e un minimo di maturità. Anche questo è fantastico (forse ora mi sbranerei una merendina, cazzo quanto voglio lo sto per fare  non voglio mai più sbarrare niente, perchè questa patologica voglia non la posso negare ed è parte di me. Ne prendo atto, non la odio, ma mi limito ad accettarla. Tutto qui il segreto, era così semplice... basta davvero la consapevolezza. Quindi anche se una parte di me urla che vuole una merendina e quindi per chissà quale principio finirei col mangiarne ieci, vince un'altra parte, quella razionale, la vera me: io non mangio niente perchè non si tratta di fame, quindi mi sto facendo del bene. The end. Quindi, pensiero "sporco" brama merendine, sappi che io non ti ripudio e non ti odio più, sei mio e ti accetto. Poi non ti cago, ma è diverso)

4 commenti:

  1. Quanto è vero.
    Sono tutti pezzi di noi che urlano cose diverse.
    - Mangia! - dice l'insaziabile me. - Divora tutto, solo per oggi, domani digiunerai, lo sai, dai, ti prego. Solo un cucchiaino di Nutella. Magari 3 o 10. Dai, cosa potrà mai fare, la tua amica G. ne mangia a quintali e pesa molto meno di te. Dai non è la voglia a rovinare tutto, è l'esagerazione -
    - No - risponde la me versione zen. - No, perché staresti sabotando il tuo piano di piacerti, e sai che sabotandolo innesterai un meccanismo di ormai ho sbagliato, continuiamo a sbagliare, sono senza speranza. Tu la speranza ce l'hai e non solo, tu hai la forza di cambiare le cose. E' quella non è fame, idiota, è la te insaziabile che ti parla, e lei è davvero un po' stronza. -

    Ieri sera avevo una voglia incredibile di abbuffarmi. Avevo il vasetto di Nutella sotto al naso. E invece ho mangiato carne e verdure. Mi sono sentita strapiena e in colpa comunque, ma so di non aver sputtanato il mio corpo. So di non essere in dipendenza da zuccheri.

    Ora spero che con il tempo anche questi patologici desideri svaniranno, oltre che alla voglia di assecondarli.

    Continua così!

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  2. Bravissima, è quello che ho capito anche io e che mi ha fatto uscire dalle crisi abbuffate-vomito (autoindotto): ho capito, quasi un anno fa (!!), soprattutto grazie al mio Lui, la differenza VERA tra FAME e VOGLIA.
    Io avevo fame solo in rare occasioni (sì, ho imparato anche a placare l'impulso della fame, quindi se per caso inizio a sentirla, me la faccio ben passare!) mentre le altre volte (ti parlo dei miei due anni di vomito autoindotto) mi riempivo per VOGLIA.
    Ho imparato ad ascoltare il mio corpo, a capire che se sentivo di essere piena, ma c'era ancora cibo nel piatto, potevo fermarmi e dire STOP. E' stata dura e ci ho messo un sacco di tempo per smetterla con le abbuffate, ma una volta entrata nel meccanismo di capire FAME-VOGLIA, non mi sono mai più abbuffata!
    Anzi, sono dimagrita molti più kg (anche se sapevo benissimo che abbuffandomi e vomitando non sarei mai scesa sotto un tot) e sono davvero in pace con me stessa, così mi va bene.

    Un abbraccio e continua così,
    M.

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  3. Credo che pochissime persone siano in grado di fare quello che hai fatto tu. Hai dimostrato che il ciboè nella tue mani non nella tua mente.
    Questa non è la normalità...perchè ogni giorno vedo gente schiava dei capricci del proprio corpo, cedere ad ogni piccola tentazione. La nostra fame è un'altra...nemmeno tutto il cibo del mondo la può soddisfare...nulla di concreto può farlo. Quindi, è meglio rimanere senza del tutto.
    La mente sovrasta il corpo.

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  4. La brama di schifezze è come una droga, perché effettivamente le schifezze creano dipendenza ... Passati i primi giorni, in cui sembra di stare 'a rota' come i drogati, vedrai che andrà sempre meglio. Da luglio, quando ho smesso di mangiare schifezze, non ho avuto quasi più voglia di nulla, neanche passo più per i reparti del supermercato dove le vendono ... Certo avercele in casa è una bella lotta, vivere da soli rende tutto più facile!

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.