30 dicembre 2012

The first cut is the deepest.


Non è una pessima presa per il culo, è che guardando il mio braccio ho notato che molte vecchie cicatrici sono scomparse, ma NON il ricordo della prima volta che mi sono volontariamente ferita: avevo tredici anni e all'epoca lo feci quasi per gioco e curiosità, ma ironicamente è stato uno dei tagli più profondi che mi sia mai inferta. Non troppo ironicamente, dato che avevo usato nientemeno che un bisturi -trovato tra le cose di mia sorella, veterinaria- e mi ero addirittura anestetizzata localmente con un cubetto di ghiaccio per la paura del dolore, che follia. Negli anni passati quei bisturi inutilizzati sono spariti uno dopo l'altro, col solo risultato di tante battute e prese in giro da parte della mia cara sorella. Ma non c'è da sorprendersi.

Sono le quattro del mattino passate -orario perfetto...non so quante sigarette?- e mi ritrovo sveglia, pimpante, allegra e saltellante in camera mia. Precisamente in canottiera, tipici pantaloni-di-pile-di-un-pigiama che mi cadono ed un fottuto cappello da Babbo Natale in testa, non chiedetemi perchè. Ah, anche con la finestra aperta, perchè unito alla canottiera il gelo aiuta a bruciare calorie. Sono positiva, sono tornata decisamente ottimista, forse grazie alla tv.

Vedere nuovamente ed a distanza di anni questo film con protagonista il celebre bambino de Il sesto senso (gesù non riesco a togliermi dalla mente ciò, perdonatemi) credo abbia fatto scattare in me qualcosa.                                                                                     [In realtà l'avevo completamente dimenticato e dato l'attore che interpreta l'insegnante ed un film da poco visto, per qualche istante ho sperato si trattasse del tipico film con l'uomo maturo saggio professore omosessuale e il promettente ragazzino, ma questa è un'altra triste storia di un'aspettativa delusa.]                                                  
Tornando al film, per carità, sono troppo cinica per anche solo poter pensare di cambiare il mondo e tantomeno perdere tempo col passaggio di favori: non che le riflessioni sullo stesso non portino a piangere e farsi fin troppe domande, ma la cosa che mi ha maggiormente colpito credo sia stata il discorso sull'essere codardi o meno. Avere speranza o far vincere la paura. E niente, nemmeno io voglio essere un coniglio. La paura di essere felici a quanto pare esiste. Ed io non voglio mai più essere una codarda, tutto qui. Ergo sono tornata a sperare, o meglio credere (in me, di certo non in personaggi per quanto mi riguarda al pari di Babbo Natale, già che siamo in periodo). E la vita appare decisamente meno inutile se si crede in qualcosa -perfino in un partito probabilmente perso, tipo me- perchè l'importante è crederci e questa è una banale quanto sacrosanta verità.

Tralasciando i pignoli dettagli sull'orario, diciamo che restano due giorni dello strafottutissimo 2012, anno che voglio almeno finire alla perfezione. E poi bum, inizierà il 2013 e direi che lo si può cominciare col botto, ma soprattutto senza errori e stronzate: infondo, l'ultimo dell'anno è come se si cancellasse la nostra fedina penale. Si può rinascere nuove persone, cambiare vita, fare qualsiasi cosa e soprattutto essere chiunque si voglia. Perciò non resta che avere le idee chiare sul cosa si vuole ed agire. Voi conoscete già le risposte? Sapete come e chi volete essere, dove, con chi? Ci avete pensato bene? Fatelo, è il momento. Ok, dovrei spararmi dopo queste grandi perle, ma mi auto-giustifico per il sonno.

Sigaretta e a letto, che domani ci sono dei culi da spaccare (e si, vale anche dalle 15 del pomeriggio in poi). Grazie a tutti per il sostegno e la presenza, domani passerò da tutti.

p.s: grazie per i commenti al precedente post, anche se dal mio punto di vista si è trattato semplicemente di un solito sfogo -che col senno di poi sembra pure essere servito, che ridere- e non di una dichiarazione d'aver toccato il fondo, una richiesta d'aiuto o cose simili. In ogni caso ho riflettuto sul mio gesto (non l'essermi ferita di per sè ma l'averlo condiviso pubblicamente ed anche in modo così diretto, a differenza di tante altre volte) notando particolari che non mi sono piaciuti di me stessa, analizzando il perchè io abbia postato quella maledetta foto...e credo di dovere delle scuse.

7 commenti:

  1. Amore non devi chiedere scusa di nulla e di niente.
    Hai deciso cosi, punto e basta, io non te ne faccio una colpa, so che vuol dire farlo e il perché del farlo..
    Sei carica, sono contenta, devi essere ottimista sempre, non arrenderti mai e poi mai.
    Comunque per l'ultimo dell'anno? Io spero solo per il mio futuro, per un anno migliore, perché nonostante tutto, questa fine da Luglio è stata disastrosa.
    Spero anche per te in un nuovo anno felice, credimi.
    Ti stringo fortissimo

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  2. Non riesco a leggere il resto del post perchè ho il cervello impallato sulla prima frase. Tra tutte le cicatrici presenti e scomparse quella più evidente è anche per me quella del primo taglio. Coltello da cucina (seghettato per altro, non ti dico la pelle lacerata e la pena per guarire). Ora la cicatrice si è ristretta in lunghezza ma è ancora bella ampia e di un tono roseo che mi fa capire che forse se ne andrà solo tra dieci o venti anni. O forse no.

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  3. Scusa di cosa? E' il tuo blog, e puoi farci bene o male un po' quel che ti pare, è fatto apposta per dare sfogo a quel che hai dentro e noi siamo qui per sostenerti.
    Sono contentissima di sentirti così positiva! L'anno nuovo è una delle feste che preferisco, proprio perché sembriamo tutti delle piccole fenici che rinascono dalle ceneri. Poi la maggior parte della gente dice "anno nuovo, non cambia un cazzo", ma per me è sempre stato differente. E' un po' come il bilancio aziendale di fine anno, metti sulla bilancia quel che ti è successo, guardi come sei cambiata e a che punto sei del tuo cammino. Ecco, sono convinta che se non abbiamo ANCORA raggiunto il nostro obiettivo, accorgendoci che quest'anno di tempo ne abbiamo avuto (quali scuse abbiamo usato con noi stesse per boicottarci?), saremo molto più cariche per affrontare questo 2013. Io praticamente festeggio "il nuovo" con i miei propositi eccetera ogni lunedì, ogni singolo risveglio. E adesso che è davvero arrivato IL NUOVO, non può che andare meglio, non pensi?
    Ecco, e ascoltando Starway to heaven, che non poteva capitare più a fagiolo, ti faccio i miei personalissimi auguri di buon anno dicendoti di non arrenderti mai e inseguire sempre i tuoi sogni - ok, sembra molto la perla finale di un film, ma a voce te l'avrei interpretata meglio :D

    Un bacione!

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  4. Le sigarette a quelle ore non si contano più. Fai una buona fine d'anno ed un altrettanto buon inizio.

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  5. Non devi scusarti con nessuno, soprattutto qui.
    Anzi, grazie davvero per questo post. Mi hai sollevata.

    Un abbraccio.

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  6. "Si può rinascere nuove persone, cambiare vita, fare qualsiasi cosa e soprattutto essere chiunque si voglia." <3 <3 <3
    ti stringo forte piccola e dolce Mia :*

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  7. Fatto si io ci ho pensato ... ho deciso cosa voglio essere come voglio essere e con chi voglio stare ... voglio rinascere voglio diventare come ero tempo fa ! Buon Anno Dolcezza :)

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.