- Esattamente ventiquattro ore fa avevo ricevuto un sms da un numero che non avevo nemmeno più salvato, che diceva una cosa del tipo che anche se sicuramente non se lo meritava e non era il caso gli sarebbe piaciuto rivedermi. Ho scoperto chi è -chiamiamolo F- cioè uno dei famosi stronzi a cui l'ho data un paio di volte l'anno scorso, per poi soffrirci. Mi ha invitato a trascorrere la serata/nottata con lui -notte perchè non voleva farsi ritirare la patente per la terza volta in stato d'ebbrezza- o in alternativa di berci qualcosa di pomeriggio. Alla fine, senza averlo previsto e proprio all'ultimo, già che ero in giro a fare nulla, ho optato per la seconda opzione. Ci siamo visti, ho passato delle piacevoli ore e non ho fatto assolutamente niente che non mi sentissi di fare: nemmeno ci siamo baciati, altro che ben altre cose. Dubito che lo rivedrò, credo. Ma è stato bello ed una soddisfazione poterlo rivedere essendo diversa e non più una psicopatica che pendeva dalle sue labbra o perfino dalla gioia di un suo sms a cui per l'emozione rispondevo all'istante: è stato bello ignorarlo per un pò senza dare notizie, farmi aspettare e notare che l'altro di turno stavolta non se n'era andato. E non l'ho fatto sforzandomi o trattenendomi, ma proprio come cosa normale, dato che al momento di lui non mi importa più nulla. E poi mica cazzi, mi ha offerto addirittura una coca-cola zero e mia ha riaccompagnato a casa anche se era a cinque minuti da lì a piedi, la sua macchina lontana ed eravamo sotto la pioggia.
- Prima di uscire e poi vedere F, ero già pronta per andare a casa di A, ma per un fraintendimento -o meglio il suo non avermi ricordato del lavoro alle cinque- ormai si era fatto tardi. Almeno uscendo il pomeriggio gli ho fatto la "cosina carina" della ricarica mai richiesta, giusto perchè sapevo che era senza soldi e per sentirlo al lavoro, cosa che gli ha fatto piacere.
- Poi è accaduto un miracolo per cui in effetti questo giorno non è proprio da dimenticare, cioè che come se fosse la cosa più naturale del mondo in cinque minuti si era rimaste d'accordo con la mia famosa ex migliore amica che si sarebbe fatta trovare sotto casa mia ed avremmo fatto un giro stasera. Siamo uscite ed è stato bello rivederla, parlarci e probabilmente dare inizio ad un nuovo rapporto dopo aver perso il nostro che da meraviglioso era diventato muto e inesistente.
- E poi il casino totale. Ho visto finalmente A , che era casualmente nel centro della mia città. Vorrei piangere perchè è andata malissimo e mi dispiace anche per lui, dato che praticamente entrambi ce ne siamo andati delusi per qualcosa e soprattutto io ho potuto notare ancora una volta una situazione che necessita di analisi su di me. Di nuovo in mezzo alle palle l'inconscio, le mie paure e soprattutto il mio cervellino così psicopatico da usare la sua intelligenza sempre e solo per riuscire a convincermi di cose false per nascondere le motivazioni reali, cose che in realtà sono solo scuse, ma così logiche e che stanno in piedi da non sembrarlo affatto. Non scendo nello specifico nè perdo tempo ad annoiarvi sui fatti, ma riguarda il discorso del sesso. Avrei da analizzare e trarre conclusioni sia sul mio fottuto comportamento che su di lui e le sue intenzioni e reazioni. La parte su lui riguarda il grande dilemma: si è irritato semplicemente perchè non ha ottenuto stasera quello che voleva (che gliela dessi) oppure a causa del mio comportamento totalmente insensato ai suoi occhi -credo sia questa- e soprattutto che non sono riuscita a spiegargli? (e come mai avrei potuto, se io stessa non so ancora quale sia la verità?). Lui ha fatto semplici e logicissimi discorsi (uno era che almeno in questo la vita non è difficile: o ho voglia anche io oppure no, semplice) eppure non sono mai riuscita ad essere chiara, me ne rendo conto.
Vorrei solo piangere per sfogarmi un pò, lo associo al tornare bambina, anche se fino all'anno scorso lo facevo sempre. Ma non ci riesco. Vaffanculo. Sono così patetica e bisognosa di piangere che prima mi sono sbavata la matita nera degli occhi verso il basso, così se mi guardo allo specchio ho l'illusione di una persona che abbia pianto. E poi non so perchè, ma mi sono messa il rossettoRossoPuttanaAcceso (che abbinato allo smalto, poi, è il top). Pensieri antiquati di mia nonna. Misteri della vita. E poi più che una puttana sembro un clown.
Quando si ha a che fare con le cose i ragionamenti logici non fanno una piega. Ma le relazioni...
RispondiEliminaA volte penso di pagare la psicologa perchè lei se ne stia li a ridere segretamente di me mentre io le espongo tutti i miei ragionamenti tortuosi e i miei pensieri malati.
Io credo che sia giusto analizzare, analizzarsi continuamente, in ogni passo che si fa. Ma non bisogna analizzare ciò che già si sa, cercando una spiegazione che magari sembra migliore. Sono convinta che tu sappia qual è il problema. Magari non vuoi perché hai paura di diventare dipendente da lui come lo eri da F l'anno scorso, o magari hai paura che a lui interessi solo ottenerla e non risolvere le tue paure. Posso solo dirti: fai quello che senti! Niente è più giusto!
RispondiEliminaUn bacio,
Effe
Analizzare, analizzare: non c'è niente di sbagliato, è predisposizione naturale. Ce l'hai nel DNA. Non puoi farne a meno, non si può decidere di non pensare.
RispondiEliminaC'è chi nasce condannato, e, fidati, capisco perfettamente.
Per questo non dico cose come: "Agisci d'istinto" o "Fregatene e vai". So che non è possibile.
L'unica cosa che credo possa consolarti è che, di certo, in alcuni periodi questa tendenza affiora in modo più delicato. Quasi non si sente. Ovvio, poi ricomincia.
Non sei né una puttana, né un clown e se non riesci a piangere è solo perché ancora non è il momento giusto. Prima o poi esploderai, riuscendo finalmente a stare meglio.
Un abbraccio.
Non capisco proprio. Se fossi in te vedrei la logica e l'analisi costante delle mie azioni come un pregio.
RispondiEliminaBisogna sempre usare tutto a proprio vantaggio!
Se pensi in negativo tutto ti risponderà allo stesso modo.
Sii tranquilla ché sei bellissima!
Ti abbraccio.
si in qualche modo tutti piangono prima o poi? ognuno conosce le proprie sofferenze, leggere o pesanti che siano.
RispondiEliminap.s.
ho passato e passo molto tempo ad analizzare e analizzarmi...cosi' ho vissuto poco sto cercando di distanziarmi da persone e pensieri che mi portano solo all'analisi.
ciao ^_^
io mi analizzo in continuazione, ma so qual è l'obiettivo della mia analisi. Non riesco a capire il tuo: cosa vuoi da te o dagli altri? Forse sarebbe meglio riflettere su questo, partire da te e poi arrivare agli altri. Dal tuo post mi sembra che tu ti analizzi, ma certe volte non capisco nemmeno se dentro di te tu lo voglia veramente...
RispondiEliminaAnalizzare ogni nostra azione ci permette di avere una sorta di controllo magico sul mondo (o almeno il nostro mondo), che la gente (psyco) ti dica che è sbagliato è solo per non farti pensare, per farti svuotare la mente, ma a quel punto diventeresti uguale a tutti gli altri, saresti solo un'altra delle 10.000 persone a questo mondo che fanno le cose perchè bho vanno fatte.
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