27 novembre 2012

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Giornata conclusa, freddo, una tristezza infinita e soprattutto sonno. Ieri notte non ho dormito, anche se qualcosa l'ho recuperata nel primo pomeriggio. Ho fatto una guida e l'incessante pioggia che dura da stamattina ha ostacolato il piano dei provetti fotografi a piede libero per il centro della città; l'essere che ho adocchiato al corso si è seduto -su richiesta- vicino a me (quando mi ha chiesto se poteva sedersi avrei potuto dire NO per poi aggiungere che ovviamente scherzavo e in qualche modo instaurare un dialogo, ma rare volte dico davvero quel che mi passa per la testa, peccato) ma a parte un finale ciao nulla è accaduto. E non sarò qui per la rinviata-uscita-di -lunedì-prossimo, vaffanculo.

{Mi sono ritrovata stupita dagli effetti del digiuno di ieri: basta così poco per sgonfiarsi così tanto e passare dal vedersi osceni al decenti e anche carini? Lo sapevo, ma ne dubitavo dopo un pò d'insana disabitudine. Tanto per dire, oggi è stato un giorno-minigonna (alta autostima). In tarda mattina ho osato mangiare della cioccolata e due fette biscottate con sopra la Nutella -arrivo del ciclo? improbabili voglie malate dell'inesistente bambino?- ma non avendo pranzato ed avendo mangiato una zucchina ed un pò di zucca bollita per cena nel complesso non mi sento nè in colpa nè tantomeno piena e sull'orlo del suicidio. Sarà anche per la mia auto-convinzione che entro tipo le 12 si smaltisca TUTTO CAZZO e per i quattro piani di scale a piedi di corsa -che per poco non mi han causato un infarto- ma resto serena. O almeno, ero senza sensi di colpa prima di mangiarmi un kiwi e dell'uva pochi minuti fa. Poi certo, se già al secondo giorno di dieta cazzuta appare come per magia la Nutella nel tuo stomaco non è proprio il top. Ma aggiungiamoci l'auto-convinzione che ho preso così tanto freddo e pioggia da aver miracolosamente bruciato calorie e siamo a posto.}

Quando mi sono svegliata -ero sul divano- mi sono beccata un servizio su Andrea, il quindicenne che si è suicidato in quanto probabilmente vittima di bullismo e accusato di essere FROCIO perchè si vestiva di rosa (e si metteva lo smalto, ok). Non so perchè, ma questo caso continua a tornarmi nella mente e non riesco a far altro che piangere, finchè non riesco a scacciare via il pensiero. Non esistono parole.

Apro una piccola parentesi al riguardo (nella vita dovrei fare l'apritrice di parentesi) : io ODIO chiunque in casi simili, famosi e oggetto della spietata cronaca fino alla nausea osi spendere parole del tipo RIP angelo mio e quant'altro. Lo odio perchè è ipocrita e lo trovo ingiusto, per due semplici motivi: 1) non è giusto nei confronti degli altri miliardi di persone che muoiono ogni giorno e di cui nessuno ovviamente parla -sarebbe anche impossibile, vita per vita- perchè o ti dispiace per tutti o per nessuno, fanculo; 2) che senso ha parlare di una persona che non conosci, di cui non sai nulla -parentesi sul fatto che magari in vita eri uno stronzo di merda ma quando levi le tende e solo perchè sei morto diventi poverino lui era speciale- e soprattutto di cui non te ne frega niente? 

Detto questo e sottintendendo che anche io posso rientrare nell'elenco di meritato odio -eccome- lo so che dovrei fare pace col cervello, ma...mi dispiace per Andrea. Mi dispiace e se ci penso vorrei solo uccidere o uccidermi. Lo trovo orribile. Aveva solo quindici anni, quindici anni. Era un ragazzino, come tanti altri. Avrà avuto dei sogni, dei desideri, delle esperienze ancora da vivere, amore da dare e ricevere. Ma non ha fatto in tempo. Evitando i discorsi sulle colpe, tentativi di analisi e quant'altro. Non so niente e non lo conoscevo, ma mi dispiace.

Non per sminuire la fine di una vita, ma questo è un perfetto esempio di una storia che può distrarmi da me stessa e dalla mia vita: io starei giorni a stare male, piangere e pensarci sù, mettere in dubbio il senso di ogni cosa al mondo, non trovare un senso per continuare a vivere la mia stupida vita se poi la gente si suicida per il dolore. Lo farei e l'ho già fatto, forse la razionalità mi vieterà di farlo di nuovo. Era un esempio.

In momenti in particolare, come questo, non desiderei altro che una persona al mio fianco. Perfino senza abbracci, semplicemente qualcuno che ci sia (e magari sia nel mio letto, sdraiato di fronte a me, guardandomi negli occhi che probabilmente lacrimerebbero se solo una parte del mio cervello si sintonizzasse sul pensiero di quel che è successo ad Andrea, nel caso specifico). Vorrei solo presenza, è chiedere troppo? Condivisione, ma non solo. Essenza.


[Non lo so, non so mai cosa fare...devo pensare a me? Devo pensare al mondo? Devo pensare a tutti? Non devo pensare a niente e nessuno? Sarebbe l'ideale.]

5 commenti:

  1. Il digiuno è sublime.
    Odio quando accadono queste cose, innanzitutto perchè c'è un principio coinvolto, quello del rispetto dell'altro. Dopo ciò, è fastidioso vedere l'ipocrisia con cui questa gente sfodera tutto il suo peggior buonismo fingendo di conoscere il deceduto da una vita. E' riprovevole.

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  2. Inannzitutto volevo già dirtelo l'altra volta mi mi son scordata: la grafica del blog è bellissima, mi piace un sacco :)
    Poi cavolo, hai ragione, è incredibile vedere quanto su di noi il digiuno abbia il potere di alzare l'autostima e l'abbuffata di abbassarla a livelli inimmaginabili... giornata minigonna? approvato!! :)
    per quanto riguarda il piccolo andrea, sono d'accordo su tutto ciò che hai detto... è molto ma molto ipocrita da parte della gente scrivere cartelli, lettere, ecc ecc quando nemmeno lo conoscevano... e questo vale anche per tutte le altre persone oggetto di attenzione emdiatica... la cosa che più odio è che magari quando era in vita alcune persone lo sfottevano pure e poi quando è morto tutti a dire "poverino"... che ipocrisia... li prenderei uno a uno quei figli di put... e gli farei rimangiare tutti gli sfottò che gli hanno fatto... aveva solo 15 anni, poteva vivere una vita felice, chissà... ora non lo sapremo mai...
    un bacio tesoro :*

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  3. Mio padre dice che secondo lui chi vive meglio sono quelli che non si fanno domande ... forse ha ragione , ma io non riesco come te a non farmi domande ! Continuo a sentirmi una fra tante

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  4. Pensare, si può avere un pensiero per tutti e tutto. Solo, bada a non dimenticare quali sono i tuoi confini e quelli in cui cominciano quelli dell'Altro. Se superi i tuoi starai male. Non possiamo concentrarci su quello che possiamo immaginare sia il dolore o la disperazione altrui. Possiamo empatizzare, ma è necessario non cercare ulteriormente di capire.
    Ciascuno vive il proprio mo(n)do

    Ti abbraccio ... ^^

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  5. Go minigonna-day, e un cucchiaino di nutella non potrà scalfire il tuo senso di figaggine di quest'oggi.
    La storia di Andrea è una storia terribile, ed è bello che tu ti faccia commuovere dal suo racconto, quindi penso di sì, sei autorizzata a dire che ti dispiace, sei autorizzata a soffrire, anche se non lo conoscevi, anche se in fondo potresti benissimo essere indifferente.
    Ti stringo,



    Baci.

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.