18 novembre 2012

Pure distrazioni, bignè inconcludenti.


Questa canzone è perfetta, anche per questo momento.

Sono qui, già stanca e con la pancia piena (ma forse non fino a scoppiare) -a dispetto dei due precedenti giorni perfetti in cui ho mangiato poco e solo frutta e verdura. Ma soprattutto, sono qui, sola, e mi sento in un modo indefinibile. Non so se sia già malinconia, un pò di tristezza, vuoto o sola indifferenza non strettamente in senso negativo. Fatto sta che sto così. Ho passato dei bei momenti con i miei due fratelli grandi, uno è ancora qui (fino a martedì mattina, brr) e l'altro se l'è portato via un aereo alle sei del mattino. Ieri sera siamo usciti solo io e lui e una volta tornati a casa, tanto per passare ulteriore e timido tempo insieme siamo rimasti svegli fino alle quattro davanti alla televisione a vederci cose improponibili (tipo Hercules), perlopiù in silenzio e facendo altro col cellulare in mano. Poi, prima di andare a letto e non volendomi svegliare così presto, mio fratello si è fatto dare due baci per salutarlo e quando ho detto che sicuramente mi sarei svegliata ha farfugliato che comunque due baci in più non fanno mai male. Niente abbracci, nemmeno poche ore dopo al reale momento di salutarsi.

#Non so se l'ho mai detto, ma qui l'affetto fisico e gratuito non è mai andato molto di moda, tanto che -salvo forse da bambina- non credo di aver mai abbracciato i miei fratelli. Forse ogni tanto i miei genitori, anche se erano abbracci subiti e da cui non vedevo l'ora di liberarmi. E non riguarda solo me, infatti c'è sempre una sorta di imbarazzo al momento di salutarsi o meglio è che farebbe strano abbracciarsi, non essendo abitudine comune, della serie cazzo fai? E ps, io amo gli abbracci, è solo che non essendoci abituata anche se mi verrebbe naturale in certe situazioni voler abbracciare qualcuno e vorrei farlo è come se non ci riuscissi e non sapessi come si fa, quindi in genere resto immobile. 

Anyway, alle sei del mattino e mentre ancora praticamente stavo dormendo sono stata svegliata come richiesto e ho avuto un minuto per i due baci di circostanza, dopodichè il buio. Non reagisco sempre così agli arrivederci o agli addii (o sarei realmente obesa) , però alle sei e qualche minuto mi sono alzata dal letto e fiondata in cucina per riempire qualcosa. Poi mondo dei sogni. Ed è triste che mi basti dormire un pò per svegliarmi come se niente fosse successo e rimuovere. Di solito mi succede il giorno dopo, ma ho dormito subito. Non ricordo se ho mai approfondito questo mio "problema" che è un mix tra un'efficientissima capacità adattativa e una sorta di rimozione, ma in pratica quando le cose cambiano succede sempre che la mia mente-ragione sa cos'è successo, ma il mio lato emotivo no. So che mio fratello è stato qui e che abbiamo passato bei momenti insieme, ma la mia memoria emotiva non ne conserva traccia. E così non fa male. O meglio, non farebbe male se riuscissi a mettere d'accordo testa e cuore: così ho la testa che mi ricorda le cose e mi fa pure sentire un essere mostruoso e stronzo perchè è triste che io non sia triste perchè mio fratello non c'è più. E anche solo scrivere non c'è più con una maledetta tastiera mi fa venire gli occhi lucidi, ma poi tutto passa. Lo so che sono idiota, non è morto nessuno e prima o poi ci rivedremo, lo so. Ma io ne ho sempre fatto una semplice questione di principio, forse sono più abitudinaria di quanto credo. Non mi cambia niente se la persona di turno che se ne va sia viva o morta, francamente. Perchè io riesco solo a pensare "era qui, era qui, la mattina mi svegliavo ed era in quel letto, in quella stanza, c'erano le sue cose....e ora non c'è nessuno" e mi paralizzo, è orribile. A livello non-razionale è una cosa che proprio non riesco a capire: se era lì, perchè non c'è più? Che senso ha? Se vive solo nei miei ricordi allora magari neanche ci è stata davvero? Guardiamo i fatti: non c'è nessuno. Quanti pianti mi sono fatta quando tornavo da scuola e mia nonna non c'era più, dopo un mese di permanenza in casa mia e la mia abitudine alla sua presenza? Ma sono vecchi tempi, perchè poi la rimozione parziale è venuta a soccorrermi.

Forse ho tratto una conclusione sul come mi sento: so che è strano, ma non sono triste perchè mio fratello se n'è andato, nè felice per i momenti passati insieme (che non vorrei cancellare, per carità). Mi sento strana perchè mi sono fatta una dormita ed il ricordo degli ultimi giorni è svanito nel nulla, però la mia testa di cazzo continua a sapere che era tutto reale e me lo ricorda. Domani arriverà la rimozione completa, lo so, ma adesso è adesso. Sono sicura che se mi facessi un bel pianto starei molto meglio e finirei col pensare solo che ci rivedremo e sono contenta per i bei momenti, punto. Ma non riesco a piangere e lo trovo triste. Altro lato del mio essere psicopatica -rigraziate Dio che almeno non sto parlando di cibo, numeri, kcal, kg e dintorni- è che se qualunque dettaglio mi passa davanti e si insinua nella mia vita, in qualche modo perdo me stessa, o forse è solo che mi adeguo al cambiamento. Magari un minuto prima pensavo ai miei obiettivi ed a me, poi spunta il dettaglio -che sia una persona, un posto, una storia o perfino una canzone- e ciao, non ci sono più, sono da tutt'altra parte, è come se avessi la testa tra le nuvole. Forse mi faccio solo assorbire da una nuova micro-realtà. Non so nemmeno se sia giusto e sbagliato, normale o patologico, nocivo o utile per me stessa. Ma è così. [Oddio, qualche leggera inclinazione a pensare che NON sia un bene per me ce l'ho.] Ultimo esempio cronologicamente parlando è quello degli ultimi giorni con i miei due fratelli -lo so, sono noiosa e parlo sempre di loro, ma datemi 48h e saranno spariti. Non so esattamente come spiegarmi, ma in questi giorni è stato come se la mia vita fosse un'altra e non avessi nient'altro da fare che vivere il più possibile questo cambiamento di routine, momenti con queste persone di solito assenti. Come se in quei momenti esistessimo solo noi e la piccola realtà del nostro rapporto, dei nostri discorsi, dei nostri futuri. Ho sempre fatto quel che la mia agenda prevedeva, eppure ero come assente in quanto presa da tutt'altro. O non so, una persona a caso inizia a parlarmi della sua vita o di qualunque altra cosa? Ciao, nuovo mondo ancora che si apre, anche se per poche ore. Posso anche mandare a fanculo la mia vita e quello che dovrei fare, ma sono mentalmente teletrasportata altrove, non ci sono per nient'altro. Leggo un libro? Stessa storia. Ascolto una canzone? Penso, parto, mi perdo, mi annullo. Tornando all'utile o dannoso, il problema è che poi suona la sveglia della realtà ed io mi ritrovo smarrita e nella merda. Forse ho manie di protagonismo, anche se resto sempre un personaggio secondario se non una semplice ascoltatrice della vita del protagonista. Non lo so. Ed una vita mia ce l'ho e non sempre mi dispiace, quindi non penso che si tratti di farsi distrarre da chiunque respiri o meno solo per scappare da quest'ultima. Forse non sono nessuno perchè posso essere tutti. E tutto. Tutto questo bordello e questi pensieri, okay, ma poi? Poi mi ritrovo da sola e devo pensare a cosa diavolo dovrò fare domani mattina, senza poter fare a meno di pensare a cosa avrei dovuto fare per poter vivere al meglio domani ma non ho fatto lasciandomi distrarre e trasportare da altre cose. Sarà tenero che in qualche contorto modo mi manchi, ma mio fratello adesso è tornato alla sua vita -che non ha mai perso di vista, anzi- e continua a farsi gli affari suoi senza alcun problema, ma io? Io sono qui e la mia vita non ha senso, è cambiato tutto, ancora una volta. Forse mi sento in qualche modo usata, il punto è che io stessa mi uso e mi metto in questa situazione non sono gli altri a farlo. Non è nemmeno questione di non avere una spiccata singolarità di persona, perchè pur essendo spettatrice passiva delle vicende altrui sono sempre io e sono fatta in un certo modo,  non ho nemmeno MAI fatto qualcosa che non mi andasse solo per accontentare gli altri, non è questo. Vorrei tanto sapere perchè faccio così e cosa causi tutto questo. E lo vorrei sapere perchè non è un toccasana per me, che mi ritrovo persa nel senso che sono stata assente dalla mia vita in funzione di altre o perfino di parti della mia, ma poi bisogna fare i conti con tutto. Penso sia normale sentirsi smarriti, dopo che si percorrono mille strade diverse con diversi mezzi e diversi accompagnatori in così poco tempo...poi è naturale chiedersi dove cazzo si è adesso. Me lo chiederò e risponderò alla domanda, sapendo già che l'unica autista, adesso, sono io. Io mi lascio assorbire da qualsiasi cosa, ecco cos'è. Forse invece sono io ad assorbire le altre cose? Cos'è, un'esasperata empatia? Sì, ma come mi lasciano queste nuove cose? Forse mi cambiano? Non mi pare. O forse non ce ne se può accorgere da un'ora all'altra. Forse tutto questo assorbire mi ha resto, mi sta rendendo e mi renderà la persona che sono. 

Cazzo. Forse non voglio più morire (prendetemi sempre iperbolicamente, o non se ne esce più). Al di là di quel che io stessa pensavo all'inizio, mi sono appena resa conto di essere serena in questo istante. Non so come sia potuto succedere. Diciamo che ho solo raccontato una cosa di me e vederla scritta probabilmente mi ha aiutato a vederlo come mero dato di fatto e non come un problema. Quindi...niente. Sono qui e sono sola. Probabilmente è normale e tutti prendono piccoli pezzi delle storie altrui, non si sa bene per farne cose. Ma è normale che le cose con cui vieni a contatto in qualche modo ti tocchino, logico. Ho vissuto la piccola realtà di una fredda e grigia città quasi a Natale, passata in bar a parlare con parte della mia famiglia. Qual'è il problema? Stanotte penserò a cosa devo fare domani e della mia vita in generale, infondo mi viene naturale. Avrò di nuovo un piano. Mi viene in mente che sono riuscita a non fare nemmeno una foto...scommetterei il culo che mi ha guidato il mio inconscio in questa casualità del non pensare nemmeno per un secondo di prendere quella macchina fotografica in mano ed usarla e portarmela in giro, perchè vedere una foto -prova- di qualcosa che pensi non esista sarebbe un tantino spiazzante. Ottimo lavoro, inconscio, tu si che vuoi il mio bene. Some doubts?  

E magari questa notte sognerò volti e lucine natalizie in sottofondo, come se fosse uno sfocato ricordo e non qualcosa che non è mai stata solo perchè in questo istante non esiste più.

p.s: ammetto che motivi di puro gaudio esistono: a) grazie alla lunga uscita di sabato ho potuto scoprire che in un simpatico negozio comodamente vicino casa ci sono già le lucine -teoricamente per l'albero- che l'anno scorso ho comprato per la mia stanza.  Bene, prima o poi supererò la pigrizia e ne prenderò miliardi e renderò la mia camera proprio come l'ho in mente; b) venerdì ho finalmente avuto il mio ambito pelouche in regalo all'Esselunga al raggiungimento di tot bollini; c) mi sono comprata degli stampini in silicone a forma di cuore e dei pirottini nuovi per muffins -tenerissimi- che sono la gioia della mia futile vita! aww. Ora mi verrà il diabete. TADAN la prima foto "del mio quotidiano", per quanto idiota. E ps in sole due lezioni mi han solo spiegato che minchia sono, a cosa servono e come funzionano le componenti principali di una macchina fotografica, mica ad inquadrare decentemente o cose simili. Ed ho speso la mia domenica pomeriggio a provare per la prima volta a fare dei bignè, cristo santo: sono stati un fallimento a causa di una mia idiozia con il forno, dannazione. La cottura è fondamentale per la buona riuscita, una teglia su due non si è proprio gonfiata, mea culpa. Forse è per questo che ero depressa, altro che bros che se ne tornano a fanculo da dove sono venuti. 

Perdonate l'assenza (e l'orrenda grafica di questo maledetto blog), domani rimedierò a tutto.
Buona notte e grazie per il supporto ed i commenti.

2 commenti:

  1. Abbracci, qualcosa di tendenzialmente bello ma di per sé terrificante. Per non parlare poi della paralisi totale che ti tocca ogni volta, il tutto condito da un senso di immenso imbarazzo nell'ignoranza dell'atto. Eppure grande voglia -mentale, se così si può definire- di farlo.

    Per quanto riguarda la "rimozione": da quel che leggo mi la tua mi sembra un'arma psicologica. E alla conclusione ci sei arrivata da sola. Hai mai provato a parlarne con qualcuno?

    Un bacio.

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  2. Sentendoci abbandonati e nella mancanza, veniamo meno a noi stessi e ci perdiamo, poi ahimè non è facile ritrovarsi..Sii presente a te stessa a viviti ogni momento conservandone l'intensità, ti aiuterà a crescere e con il tempo ti amerai sempre più profondamente..♥

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.