30 giugno 2012

Perplessità.

Da poco sveglia e salita sulla bilancia: peso 74-strafottuti- kg.

Lo so che di per sè non è male, ma io mi chiedo, porca la puttana gran troia: com'è possibile? Cioè, mi abbuffo di quasi 1500kcal e dimagrisco pure anche se di qualche etto, poi mangio poco di colpo, molto di meno degli ultimi giorni e anzichè perdere 1kg come al solito resto proprio uguale? Ieri è il giorno di tutta la settimana in cui ho mangiato di meno praticamente. E peso uguale.

Ok, forse dopo la grazia di ieri Dio vuole mettermi alla prova (?), perchè io oggi potrei mandare tutto a puttane per la delusione, oppure impegnarmi ancora di più cazzo e vedere comunque i 73kg domani, per non fallire almeno il prossimo mini-obiettivo.

D.A aggiornamento finale -> 494kcal.

c: yogurt (60) + barretta (67)
p: poco pollo e pochissimi pezzi di patate (300 in tutto, max)
c: /
a caso: una barretta (67)

Se ho osato tanto a colazione è giusto per lo shopping ad un centro commerciale che mi attende, che so già che morirò di caldo, suderò come un porco, sarà pieno di gente e vorrò suicidarmi costantemente. Vedi anche: tentativi suicidi a parte, camminerò e smaltirò come minimo la colazione. Forse oggi palestra o potrei uscire con un'amica che me l'ha chiesto e poi altro bivio per la sera: stare in casa tranquilla a sistemarmi la camera o uscire con la stessa amica? Vedrò. Diciamo che però almeno una volta sarebbe carino uscire e nel caso sia la sera si salta la cena. Colazione a parte (che tra qualche ora la mia pancia si lamenterà in quanto vuota, si brucia davvero in fretta la mattina!) davvero voglio che oggi vada benissimo, non posso permettermi altrimenti o sarà tutto perso, anche se è così maledettamente difficile.

Vmioskjemgiodrjgmdiofklg. Niente cena.


Aggiornamento/sfogo chilometrico.

Ore ed ore di pseudo-inferno. Partiamo dalla premessa di cosa vuol dire comprare vestiti con mio padre (con mia madre è un minimo diverso e meglio). Funziona essenzialmente che mio padre vede e decide quali sono le cose belle, io posso anche dire che mi fanno schifo e la cosa non conta, perchè secondo lui non è che una persona normale vede una cosa che le piace e se la prova (al limite potendo constatare che non le stia bene e lasciandola perdere), no: anche se qualcosa ti fa vomitare e non la metteresti neanche sotto tortura, comunque te la devi provare, perchè magari scopri che ti sta bene. Oppure: come fai a sapere che ti fa schifo se non l'hai ancora provata? Poi, se anche dopo averla provata penso (strano) ancora che faccia schifo, cazzi miei, se a lui piace me la compra. Poi magari non la indosserò MAI e sono soldi buttati nel cesso (a parte da piccola che i miei genitori mi obbligavano a mettermi cose che mi facevano schifo, ma non ho più l'età), ma fa niente. Poi, avete presente gli indumenti di cui cambia solo il colore, stesso modello? Ecco. Magliette, per esempio. Magari sono strana io, ma penso che una persona normale ne provi UNA per scoprire come vesta e poi in caso ne possa prendere più di una, di colore diverso, in base ai propri gusti o altro. Secondo il padre eterno, invece, anche se sono tutte uguali (stessa identica taglia, forma, modello, maglietta) bisogna provarle tutte. E non solo per provare abbinamenti con pantaloni o altro, proprio di loro. Oltre a queste premesse, si è aggiunta un'aggravante, per fortuna per la prima volta: oggi mi ha fatto provare quel che possibile al momento stesso, in mezzo al negozio, senza andare nel camerino. Senza dovermi spogliare davanti a tutti, eh, ma per esempio indossando le magliette SOPRA la mia, perchè non valeva la pena di fare altrimenti. Oltre all'essere l'unica persona in tutto il centro commerciale a dover fare una cosa del genere, oltre al fatto che non è normale e tutti questi dettagli...resta il fatto che ovviamente una magliettina messa sotto un'altra magari faccia un tantino cagare, dato che non si sta parlando di una felpa che di solito si mette sopra qualcosa. Ma è difficile arrivarci. Altro dettaglio? In genere, non dico che mi fa sfilare per tutto il negozio con i vestiti appena provati, ma poco ci manca. Quante volte magari mi provavo le cose nel camerino e davo per scontato i miei fossero là fuori per vedere come mi stava, spuntavo fuori con la testa e non c'era nessuno, facevo due passettini chiamandoli e alla fine il piano di mio padre era di farmi andare in giro a cercarlo perchè non dovevo vergognarmi? O doveva vedermi da lontano camminare? O quando per i cazzi miei mi provo qualcosa e mi ritrovo fuori dal camerino una o più commesse chiamate da mio padre che giudicano come mi stanno le cose e mi danno consigli mai richiesti? O quante fottute volte provo qualcosa, lui mi vede e poi mi dice di guardarmi allo specchio (non dei camerini, del negozio in mezzo a tutti)? Magari sono cazzi miei la mia visione allo specchio, cosa da fare privatamente? No. Ok, mi sono lasciata prendere la mano parlando di cose del passato e non successe tutte ed anche oggi. Dopo la premessa, dunque, passiamo ad oggi. Oltre a tutte queste piccole e grandi cose, due situazioni/ fatti di merda.

1) Grazie ai vestiti di due negozi in particolare (che non esistono nella città in cui vivo e infatti non ho mai visto nè sentito) sono passata dal vedermi in generale carina/meglio/decente/quasi magra al sentirmi di nuovo una cicciona obesa del cazzo, per un semplice ed orribile fatto: non so, normalmente e di solito, da anni porto al massimo una 44-46 di pantaloni? O in generale, come taglia di qualsiasi cosa, massimo una L? Ecco, in questi due negozi c'erano oggettivamente dei vestiti fatti al massimo per taglie 40. Non mi è mai successo che dei pantaloni non mi stessero, mai. In questi due posti sì, erano tutti strettissimi, nonostante la "L" o addirittura "XL". E prova che sia la verita è semplicemente che in tutti gli altri negozi del centro commerciale ed anche in 19 anni di vita non ho mai avuto problemi con le stesse taglie realistiche, in qualsiasi altro negozio. Non sto giustificando il mio lardo o tantomeno dicendo che il mondo all'improvviso non abbia la mia "taglia normalissima" e soprattutto non sono obesa, fino a prova contraria. Sottolineo il riferimento a solo due negozietti di merda. E per quanto si possa dire che magari "una 50 di oggi corrisponde ad una 46 fino a poco tempo fa" (?) in ogni caso non mi era mai capitato di non riuscire a mettermi dei fottuti pantaloni. E tra l'altro, oggettivamente, le mie gambe ed il bacino (a mio parere stretto o comunque sproporzionato al resto, nonchè culo inesistente) sono normalissimi. Invece no. Come non mi era mai successo a certi livelli, la XL di alcuni pantaloni da donna, non mi stava. Come potevo non vedermi obesa e volermi uccidere? Poi non è che dici: easy, esci da quel negozio magari anche mandando tutti a fanculo e denunciandoli. No: mi sono dovuta provare mille pantaloni-gonne-magliette tutti della stessa taglia e stretti identici, grazie a mio padre. Non so...è così divertente fare stare tua figlia (che peraltro sai vedersi grassa e odiarsi) sul punto di scoppiare a piangere -se ne fossi ancora capace- ore ed ore dentro il camerino di un negozio del genere a provare cose che neanche le entrano in quanto tutte fottutamente uguali? A quanto pare sì. Io neanche sono mai uscita dal camerino, praticamente, a parte entrando nel negozio con la prima farsa di mia scelta: mi portava mio padre tutte le cose da provare. E vogliamo parlare della commessa troia che giusto per vendere magari proponeva altro perchè "è un altro modello, veste in modo diverso, magari ti sta!". Si. Peccato che bastava vederlo da lontano per notare quanto fosse stretto e che non mi sarebbe mai entrato. Porco dio. Questa orribile esperienza (c'è sempre una prima volta) è stata accompagnata dal fatto conclusivo quasi opposto.

2) Le poche cose decenti che ho comprato, sono comunque larghe. Le magliette sono tutte larghe e che non vestono aderenti (e aderente e stretto sono due cose diverse), normali. Da una parte nel mio stato mentale è meglio, ovviamente, ma dall'altra, anche oggi avrei voluto cercare di comprare cose non dico addirittura di taglie minuscole e irraggiungibili, ma semplicemente giuste e che avrei sfoggiato senza vergogna una volta dimagrita un pò, ma anche domani. Infatti le mie magliette si sono sempre divise in due grandi gruppi, quelle extra-large (e solitamente scure, se non nere) per quando mi sento un cesso obeso e voglio nascondermi e tante altre aderenti/NORMALI e carine, che mi metto anche spesso -come oggi- e non sono una rarità, semplicemente quando sono decente e vedo che mi valorizzano. Quindi, uno si compra cose nuove...boh, enormi. Se già sono larghe adesso (tutte L), quando dimagrirò come saranno? Alla fine dell'ultimo negozio, ho fatto un tentativo, provandomi due magliette di una taglia più piccola, cioè la M. Ho anche e testualmente detto  miei, mentre mi guardavano, che "quando sarò più magra saranno ancora meglio!", ma niente, L. Alla fine e in quest'ultimo negozio (dopo aver subito i due famosi per anoressiche, oltretutto) mio padre si illumina e mi dice che ha capito il mio discorso (?) ed ho quasi ragione perchè la M mi stava già bene, però...vediamo i però, tutti e sempre molti normali. Mio padre ha ribattutto dicendo confusamente che a) però nel negozio prima le magliette aderenti che avevo provato non le avevo volute e non aveva senso volerle ora; b) però prima abbiamo comprato magliette larghe, quindi magari se me ne compravo una normale poi in confronto mi sarei sentita in imbarazzo e non a mio agio (oppure viceversa) e non l'avrei messa; c) ah però se proprio volevo potevo correre a provarmele nel camerino senza la mia maglietta sotto, così vediamo.

Pura logica/risposte mai date/rassegnazione:

A) Fottiti, nel negozio prima rispetto all'ultimo c'erano tre piccole e sostanziali differenze: 1) Volevo spararmi; 2) Aderente e giusto è diverso da strettissimo; 3) Lì le magliette le hai scelte tu e a me facevano schifo, al contrario di quelle scelte dopo da me.

B) Chissàperchè "abbiamo" comprato magliette larghe. Ma se io e di mia iniziativa propongo di comprare delle cose normali piuttosto che larghe, secondo te è perchè mettendole sarei in imbarazzo e non ho alcuna intenzione di indossarle? Tra parentesi, ti sembra che io ora stia indossando una maglietta di mio fratello XXL o forse una aderente e scollata? Ti ho anche fatto intendere che comprarle (ripeto, neanche fossero una xs) sarebbe stata una sorta di stimolo positivo per dimagrire, dicendo anche che "già ora sono ok comunque, saranno meglio!".

C) Ah, per la prima volta nelle lunghe ore trascorse proprio ora dovrei andare in camerino a provarmi delle magliette che già mi stanno bene col doppio-strato ed a maggior ragione sarebbero palesemente migliori senza la mia maglietta di sotto? Ma soprattutto, dopo 4h contate di negozi, camerini, caldo, gente, rabbia e odio, magari volevo andarmene a casa ed ero esausta, altro che andare a provare altre cose che peraltro ho provato cinque minuti fa. Ed L fu.

Basta basta basta basta. Quanto cazzo ho scritto? Ma soprattutto, non ci voglio mai più pensare, perchè per fortuna è tutto passato. Non voglio modificare o eliminare questo sfogo, voglio poterlo rileggere un giorno, sia per ricordarmi che magari dopo una giornata fantastica di shopping...magari col problema opposto di non trovare vestiti in quanto troppo larghi. Magari nello stesso negozio con quelle commesse troie. Tra l'altro, mentre ero nel primo negozio anoressico, nel camerino, non ho fatto a meno di pensare: 1) Cristo santo...se ora che comunque sono almeno 4kg in meno rispetto al "solito" (ma anche di più) già sono in crisi e non mi sta niente, se mi fosse capitato lo shopping a 79kg cosa facevo, mi suicidavo davvero? 2) Bene. Pensavo di essere per l'appunto decente (non per i numeri, ma in generale a livello visivo) e il mondo mi sbatte in faccia il fatto che la taglia più grande non mi entra nemmeno. Vaffanculo. E poi ci si sorprende.

Ma un giorno vi fottere tutti.

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.