3 agosto 2012

Un 74kg anche se mi sono pesata prima di aver dormito (alle 8 del mattino!) e in genere dopo ore di dormita peserei di meno...e poi fa troppo strano non pesarsi dopo risveglio e pipì ma a caso. Oggi non abbiamo fatto un cazzo ed ho mangiato una mela, uno yogurt, della lattuga e delle zucchine. Caloricamente parlando poco -e comunque c'è il quotidiano dispendio dato da caldo e sudorazione costante, mica cazzi.


Per colpa di tre cose, mi sono ritrovata a sognare, immaginare il mio futuro e cazzate varie...il tutto può essere suddiviso in futuro che potrebbe quasi essere immediato e uno ben lontano, dividiamoli:


  • Ho visto un film in cui c'era un'adorabile biondina in carriera, con la sua bella casa, un figlio e la love-story con un'affascinante avvocato rivale. Tra parentesi poi, diciamo che sono un tantino psicolabile e lunatica, nel senso che se avessi visto Gossip Girl invece avrei sognato di essere una troietta ricca teenagers che passa la vita a fare la troia. Ergo, resta, più forte che mai, non solo la voglia generale di vivere e gestirmi da sola, ma proprio di arrivare al punto di avere una casetta (appartamento o quel che sarà) tutta mia, nonchè un bel lavoro, una carriera davanti, eventuali colleghi più o meno gnocchi, magari vestirmi da persona seria e bla bla bla. Ok, questo sarebbe uno scenario prettamente da ufficio e dipende da cosa diavolo farò, ma resta l'immagine. Si potrebbe chiamare "essere sistemata", insomma. Ma attenzione, non nominiamo marito e figli, quello con calma, parlo del passo precedente. Anyway, se già a vent'anni sono sono messa così, ovviamente prima di almeno altri dieci anni ciò sarebbe assurdo.
  • Ho letto con particolare amore un articolo su donne&viaggi da sole che cambiano la vita. E niente. Io odio il posto in cui sono attualmente, questa non è definibile vacanza e non c'è un cazzo di divertente: se resisto è solo per non mangiare in pace e dimagrire, per poi tornare un'altra. Se dio vuole, o per la settimana dal 20 o massimo 27 Agosto, tornerò a casa. E avrei quindi una o due settimane libere. Ma anche senza crucciarsi, mi è venuto in mente che la mia scuola (privata) inizierà ad Ottobre...ergo, ho tutto Settembre libero.
Poi mi viene in mente che quel coglione di mio padre, praticamente mi ha già fissato le prime lezioni di canto e pianoforte, per l'anno prossimo, che per le persone normali inizia a Settembre. E io bestemmio. Non che sia un problema di per sè, ma è il concetto che c'è dietro, sono miliardi di cose...odio. Ancora una volta, neanche il tempo di pensare alla mia vita futura con naturalezza, che mi viene in mente che mio padre ha già deciso e pure organizzato le mie attività. E si torna sempre indietro. Vicina al complimento dei miei 17 anni gli avevo scritto una lettera disperata (di cui comprese poco o niente) e anche se con l'idea sbagliata, mi aveva lasciato in pace: fatti miei -come è normale che sia- per due anni, e poi? Stiamo regredendo? Così di colpo pensi di poter tornare a rovinarmi la vita, proprio ora che sono ancora più grande? Poi ovvio, secondo lui è un bene. Lui ha il compito di guidarmi, ora che è ancora in tempo. Si, è da quando ho dodici anni che ogni anno mi ripete che ancora sono in tempo per fare le normali attività di una ragazza (sport e musica, ovvio) e quindi ha l'obbligo di forzarmi. Peccato che nel discorso ci siano due piccoli particolari che gli sfuggono, anzi tre: 1) Logica: se da dieci anni mi ripeti che ho l'ultima possibilità -questioni anagrafiche-, com'è che a vent'anni ancora continui? 2) Inutile dire che non esista un'età per i PROPRI hobby e le passioni. Ci sono novantenni che vanno in palestra, e tu da dieci anni mi devi mettere l'ansia che se non farò una cosa adesso non la potrò fare mai più? E non dico davvero a cent'anni, cristo santo, ma anche solo a 22? 25? 30? La vita è sempre più lunga, aggiornati. 3) In ogni caso e anche assurdamente dato per vero il fatto che c'è una scadenza per prendere lezioni di canto, per esempio, saranno cazzi miei? Sarà la mia vita? Non potrebbe solo essere che al limite quando mi suiciderò ti scriverò una lettera in cui ti dirò che avevi ragione e ti avrei dovuto ascoltare, e che il dolore di non aver fatto sport a livello agonistico fin dall'infanzia come ogni comune mortale mi ha portato a questo atto estremo? No. Mi deve obbligare: ovvio, secondo lui è meglio che io mi rovini la vita non facendo al 100% nè quello che voglio io nè quello che vuole lui, odiandolo e odiandomi, piuttosto che fare di testa mia e magari dirgli che avrei dovuto ascoltarlo, cosa peraltro impossibile. E poi ops, altro minuscolo dettaglio: cantare e suonare il pianoforte, sono cose che amo così tanto che....manco per il cazzo mi è mai venuto in mente di dedicarmi a queste attività, quest'anno. Ma proprio a livello che nella lista di priorità, prima di queste cose, piuttosto ci sarebbe il volontariato con i paraplegici. O un corso di decoupage. O dormire. Si chiamano passioni, no? Se avessi un'irrefrenabile passione, sarei la prima a saperlo e desiderare di assecondarla. Forse eh. No, lui mi deve dare l'idea, informarsi e decidere, quindi automaticamente è una mia passione, così. Addirittura, l'insegnante di pianoforte gli ha detto che a questa età (avanzata) se si prendono lezioni dev'essere proprio per passione. Ahahahah. Qual'è la verità? Da piccola ho fatto quattro anni di pianoforte ed ho orecchio, nonchè minime doti. Cantare? Da bambina ho fatto un paio di lezioni, presto abbandonate. A parte un paio di volte che mio padre mi ha costretto (e fatto piangere) a farlo in cantina col karaoke, io non ho MAI cantato in pubblico, nemmeno con familiari e amici, neanche canticchiato due minuti. Da sempre mi sono vergognata, punto, anche se dopo le famose volte al karaoke mio padre immagino sia convinto che io abbia superato il trauma. A parte questo -ovviamente, si tratta di un blocco e una paura da superare, non lo nego- sono intonata e l'orecchio generale per la musica resta. Mi piace cantare e non posso farne a meno, quando sono rigorosamente sola. E mi basta e va benissimo così, cosa me ne frega di cantare in pubblico? Quando ho voglia lo faccio, punto. Però no, so cantare ed ho un minimo di doti musicali (questo non andrebbe tra parentesi...mentre lui, tra parentesi, poverino era stonato come una campana e incapace, ma fin da giovane ad ora che ha quasi sessant'anni si fa il culo per imparare), quindi DEVO prendere lezioni di canto o è un sacrilegio. E tra parentesi, se secondo mio padre ho una bella voce e sono intonata...a maggior ragione, tra tre anni morirò? Sarà troppo tardi per cantare? Secondo lui, per l'appunto, non si tratta di cose in cui partirei da zero ma in cui ho delle doti di base. Ecco. Se esistono, queste doti basilari innate, non ci saranno più tra un anno? Ci saranno, a livello potenziale, che quando e se si vuole si potranno sviluppare. Ma no, ho il tick tock biologico, manco fossi una cinquantenne single e volesse che proliferassi. Porco dio. Poi, mio padre ha fatto scrivere a tutti una lista di obiettivi, priorità e cose che si sarebbero volute realizzare quest'anno che sta arrivando: io ci ho scritto tutto, proprio sinceramente e dettagliatamente, tant'è che il dimagrire ed essere soddisfatta del mio corpo era al primo posto e di certo non nascosto. Onestà totale: in quella dannata lista sono arrivata a scrivere anche la sottovoce "avere unghie belle e curate"....ma nessuna traccia di canto e lezioni di pianoforte. E di attività ce n'erano eccome, oltre a obiettivi e competenze personali e sociali. Era perfino contentissimo e soddisfatto della mia lista, fiero. Non fa una piega: chiedi a tua figlia cosa vuole e intende fare della sua vita, leggi l'elenco personale, sincero e dettagliato, ne sei felice, la lasci anche in pace riconoscendole la sua autonomia a vent'anni (dopo i giorni di regressione e quasi schiaffi durante la breve vacanza, infatti avevo messo la voce "salvare il rapporto con mio padre" dopo l'evento, in teoria spuntata)...e poi è come se tu non avessi letto niente e continui a decidere tu della sua cazzo di vita? Da applauso. Scrivendo e riflettendoci, ecco, non va bene. Problemi in vista, così non va bene e bisogna ridimensionare il nostro rapporto, di nuovo. E non per due pomeriggi a settimana occupati da cose che non mi interessano in sè, ovviamente, ma sempre per il famoso concetto. Cazzo.


A parte questo lungo sfogo, fanculo. Rimanderei il pensiero almeno fino a quando torno, ma so già di essere nella merda e che dovrò sistemare le cose con lui. E se tipo non torno più a casa? Anche se qui fa schifo, dovrei scappare altrove. La mia diabolica mente elaborerà un piano, stanotte.

2 commenti:

  1. I miei genitori sono pieni di difetti, ma almeno non cercano di influenzare troppo le decisioni sul mio futuro. Comunque anch'io ho già lezioni di latino, greco e inglese fissate: schifo!
    Ti stringo

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  2. Anche io sogno di sistemarmi al più presto! Ho (purtroppo) già 21 anni e sono ancora a casa, perché non c'è uno schifo di lavoro. Vabbè, mai perdersi d'animo.
    Ti capisco anche per tuo padre, anche mio padre fissa cose per me e poi fa finta di chiedermelo. Tipo 'devi andare là domani?' che per lui equivale ad un 'vai là domani perché devi fare questo e quello'. Ma sono fastidi che bo, o te ne vai di casa, o ti spari o gli spari (e poi vitto e alloggio gratis al fresco, evvai).
    Anyway ma belle, tranquilla per il ritardo io sono tornata ieri sera e non avevo nemmeno la forza per aprire internet! Il film hai fatto bene a non vederlo ahah a Parigi è andato tutto bene e purtroppo non ho perso quei 3kg, ma ne ho perso solo 1 e mi è venuto pure il ciclo!
    Comunque (anche io ho una memoria di merda), vivo a Firenze :*

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.