Svegliata da poco, peso -straordinariamente rispetto ai miei post-abbuffata- 73,2kg, per pranzo mi sono adeguata a quel che avevo nel piatto cioè del riso integrale in bianco e non intendo mangiare altro esclusa verdura e magari un bicchiere di latte o uno yogurt, stasera riprenderò col mio piano di esercizi per i muscoli e...se sono incredibilmente riuscita a scrivere quest'unica sentenza riassuntiva è perchè ho avuto un'idea commentando il blog di un'altra ragazza. Idea che vi propongo come qualcosa di simile a esercizi come "lettera a mia madre/me stessa" e così via.
Giochino (qualcuno trova un titolo?) :
Tutte sappiamo che nel dare consigli agli altri partendo da dei dati iniziali siamo imbattibili, ma con noi stesse è tutta un'altra storia. In questo specifico ramo dei disturbi alimentari, poi, credo che sia maggiormente più facile riuscire con questo trucchetto a comprenderci, perchè alla fine tra di noi ci capiamo in un modo quasi inquietante...sarà perchè, per l'appunto, tutte facciamo le stesse cose? Ovviamente ogni persona ha la sua storia ed è diversa. Ma se risultiamo arabo per noi stesse dev'essere perchè noi ci siamo dentro e questo ci impedisce di essere obiettive. Ecco, l'esercizio consisterebbe nello scrivere una specie di lettera in cui si elenchi ogni problema e cosa che non va, come se fosse rivolta a una persona competente, in cerca di risposte. Ricordate per esempio le classiche rubriche su alcune riviste? Ecco. Una cosa del tipo "Caro Mario, ti scrivo perchè...". E poi con nonchalance leggerla e dare una risposta, da esterni. Non è carino? Secondo me ne uscirebbero fuori ipotesi e consigli cazzutissimi. Vi consiglio di farlo davvero, perchè secondo me potrebbe aiutare a fare più chiarezza. O anche senza stare a scrivere tutto, basterebbe prendere un post a caso vostro, riuscire a staccarvene, leggerlo come se fosse di qualcun altro e commentare dicendo quel che direste a qualsiasi altra persona. E non parlo solo di "consigli", ma credo che tutte leggendo si facciano anche un'idea di cosa abbia causato cosa, quale sia il "problema di fondo" di una persona e così via.
Nel mio caso specifico, sono pigra e non mi scriverei comunque MAI una lettera, ma tanto ho bene in mente quali siano i miei problemi. Dovrei partire dal fatto che gne gne gnè ho degli obiettivi ma ogni volta mi auto-boicotto, faccio sempre gli stessi errori, ogni tanto voglio uccidermi e altre mi amo, sto notando dei cambiamenti in corso che credo siano causati dal conflitto tra la naturale spinta a voler maturare e diventare adulti e altre voglie di restare una bambina infantile, passo troppo tempo ad analizzare me stessa e quindi forse sto ostacolando questi cambiamenti o comunque li sto influenzando, notandoli, senza lasciare spazio alla spontaneità dell'evoluzione umana, ogni tanto penso così tanto che per l'esasperazione mi arrendo alle mie abitudinarie e vecchie reazioni infantili, regredendo...e insomma, devo trovare un punto di arrivo e decidere cosa voglio essere, perchè sono in una fase di mezzo tra A e B e non so cosa sia peggio. Magari la c. Ah, e sono grassa. Non ho voglia ora, ma rimanderò questa operazione a quando non avrò niente di più utile da scrivere qui e sarà divertente vederne i risultati.
d.a.
p: riso integrale + 1/2 mela
s: yogurt + 1/2 mela
c: mini-pera
s: latte
s: latte
Non mi sembra affatto male l'idea. Scrivere qualcosa di noi stesse e rileggerle come se l'avesse scritto qualcun altro. Potrebbe essere interessante.
RispondiEliminaLa verità è che ci ho già provato a capire qual'è il problema di fondo dentro il mio cervello, a là dentro è un casino tale che se uno prova a entrarci ne esce più pazzo di prima.
Ma forse è proprio quello il problema.
Va be', lasciamo perdere.
Baci.