Vaffanculo alla domenica. Vaffanculo a mia madre. Vaffanculo all'ultimo pranzo con mia sorella e quindi dai prepariamo cose buone e ingozziamoci come maiali. Vaffanculo a me.
Il fatto è che nessuno -mio cervello a parte- mi punta una pistola alla testa e mi obbliga a mangiare.
Lo so benissimo e non l'ho mai negato. Certo, è comodo dare la colpa ad altri. E' anche vero che non potrei mai digiunare senza che i miei rompano i coglioni ed è già tanto se ogni tanto dico no ad un pasto, una volta al giorno ed ogni tanto. Questo è vero, come è anche vero che piuttosto potrei uscire di casa tutti i giorni e da sola fingendo chissà quale impegno, così da saltare i pasti. Come è vero che per quanto i miei genitori possano parlare io POSSO, fisicamente, rifiutarmi di mangiare. Dovrei solo avere più coraggio. Si. E con quali scuse potrei mangiare poco o niente per 24h, a parte il far finta di avere impegni e non essere a casa? Ma soprattutto. Perchè dovrei usare delle scuse? Sono stanca di dover mentire, simulare cose e TUTTO il resto. Non potrei semplicemente spiegare al mondo che se mangio poco o niente sto benissimo, sono felice come non riesco MAI ad essere, dimagrisco e di conseguenza divento in generale felice ed ottimista anche su tutto il resto? Cristo. Sarebbe così semplice. Io lo direi ad i miei genitori, senza se e senza ma. L'unico patto accettabile è che possano preoccuparsi per la mia condizione fisica. Perchè, io invece vorrei svenire e diventare sottopeso? No. Io proporrei di lasciarmi fare ed insieme vedere come prosegue. Sarebbe ovvio che non potrei digiunare completamente per settimane. Appena qualcosa non va basta mangiare qualcosina. Si può benissimo controllare il tutto. Non è che se una grassona per due giorni mangia poco il terzo giorno ha un infarto. Sono cose graduali. Dalla stanchezza ad altri sintomi un pò più seri. Basta accettare. ACCETTARE. Glielo direi ad i miei, gli direi che è un inferno e che l'unico modo per rendermi felice è lasciarmi mangiare quanto e se voglio. Mio padre una volta mi ha raccontato di un'estate fatta in gioventù in cui mangiava solo un uovo sodo a pranzo, stava sempre in giro a camminare e la cena meno di una pizza, dicendo che stava benissimo. Questo per dire che almeno mio padre non è così chiuso mentalmente, ma ne ha fatte di diete e non strane o sconsigliabili per la salute. Si, e mia madre? Lei è il problema. Ma non posso prenderli per il culo e parlare solo di dieta, altrimenti (come è già successo) mi direbbero loro cosa e quanto mangiare. Si, e io mi sentirei pronta all'esplosione a metà pasto e poi per la depressione mi ingozzerei. Lo so. Non posso dire tutta la verità. Cazzo. Perchè dev'essere così difficile? E perchè non posso dire la verità? Tanto è evidente che io abbia problemi col cibo. Essendo sincera, semplicemente sarei felice. Se sapessero tutto forse sarebbe molto più facile. Nella mia mente è immaginabile. Accetterei di tutto, perfino sentirmi dire che se questa volta (senza impedimenti sia effettivi che psicologici, contando anche il peso delle bugie) non riesco a dimagrire ed essere definitivamente felice, ergo arriverei ad abbuffarmi, poi basta con i digiuni o poco cibo ma dovrei fare come dicono loro. Accetterei qualunque cosa. Ma per quanto in realtà sia tutto nelle mie mani, è altrettanto evidente che sia il mentire che i loro commenti, tentazioni ed incomprensioni varie mi mettano sempre in crisi. Chiamalo inconscio, chiamatelo come volete, ma è un dato di fatto che mi condizionano. Certamente sono io a non essere forte, ma senza i loro quotidiani ostacoli sarebbe tutto diverso. Ma non si può. Quindi vaffanculo. Veramente. Se non mi sparo oggi penso che resterò immortale. Giuro. Non ce la faccio più. So che domani invece ce la farò. Ma io, giuro, non ce la faccio più. E non so dove sbattere la testa. E la mia psicologa non serve ad un cazzo. E domani la vedo. Volevo vederla non da obesa, tant'è che avevo spostato l'appuntamento guadagnando un paio di giorni in più. E invece eccomi qui, domenica notte, più grassa che mai. Non posso disdire l'appuntamento, non più. Vuole un preavviso minimo di 24h, peccato che ho scoperto da poco che non conti la Domenica, ma come ultimo giorno Venerdì, cioè fin quando lavora. Grazie al cazzo. E già vorrei morire all'idea di uscire fuori di casa, aspettare treni, lardo, camminare, sudare, essere in ansia, comecazzomiveesto,
è dura... per una volta ho riscontrato un vantaggio del vivere in una famiglia come la mia: posso saltare anche tutti e tre i pasti e nessuno se ne accorge. Nel mio caso quindi la famiglia non c'entra, è soltanto colpa mia :(
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