13 maggio 2012

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Fanculo fanculo fanculo fanculo fanculo fanculo fanculo.
Vaffanculo alla domenica. Vaffanculo a mia madre. Vaffanculo all'ultimo pranzo con mia sorella e quindi dai prepariamo cose buone e ingozziamoci come maiali. Vaffanculo a me.

Il fatto è che nessuno -mio cervello a parte- mi punta una pistola alla testa e mi obbliga a mangiare.

Lo so benissimo e non l'ho mai negato. Certo, è comodo dare la colpa ad altri. E' anche vero che non potrei mai digiunare senza che i miei rompano i coglioni ed è già tanto se ogni tanto dico no ad un pasto, una volta al giorno ed ogni tanto. Questo è vero, come è anche vero che piuttosto potrei uscire di casa tutti i giorni e da sola fingendo chissà quale impegno, così da saltare i pasti. Come è vero che per quanto i miei genitori possano parlare io POSSO, fisicamente, rifiutarmi di mangiare. Dovrei solo avere più coraggio. Si. E con quali scuse potrei mangiare poco o niente per 24h, a parte il far finta di avere impegni e non essere a casa? Ma soprattutto. Perchè dovrei usare delle scuse? Sono stanca di dover mentire, simulare cose e TUTTO il resto. Non potrei semplicemente spiegare al mondo che se mangio poco o niente sto benissimo, sono felice come non riesco MAI ad essere, dimagrisco e di conseguenza divento in generale felice ed ottimista anche su tutto il resto? Cristo. Sarebbe così semplice. Io lo direi ad i miei genitori, senza se e senza ma. L'unico patto accettabile è che possano preoccuparsi per la mia condizione fisica. Perchè, io invece vorrei svenire e diventare sottopeso? No. Io proporrei di lasciarmi fare ed insieme vedere come prosegue. Sarebbe ovvio che non potrei digiunare completamente per settimane. Appena qualcosa non va basta mangiare qualcosina. Si può benissimo controllare il tutto. Non è che se una grassona per due giorni mangia poco il terzo giorno ha un infarto. Sono cose graduali. Dalla stanchezza ad altri sintomi un pò più seri. Basta accettare. ACCETTARE. Glielo direi ad i miei, gli direi che è un inferno e che l'unico modo per rendermi felice è lasciarmi mangiare quanto e se voglio. Mio padre una volta mi ha raccontato di un'estate fatta in gioventù in cui mangiava solo un uovo sodo a pranzo, stava sempre in giro a camminare e la cena meno di una pizza, dicendo che stava benissimo. Questo per dire che almeno mio padre non è così chiuso mentalmente, ma ne ha fatte di diete e non strane o sconsigliabili per la salute. Si, e mia madre? Lei è il problema. Ma non posso prenderli per il culo e parlare solo di dieta, altrimenti (come è già successo) mi direbbero loro cosa e quanto mangiare. Si, e io mi sentirei pronta all'esplosione a metà pasto e poi per la depressione mi ingozzerei. Lo so. Non posso dire tutta la verità. Cazzo. Perchè dev'essere così difficile? E perchè non posso dire la verità? Tanto è evidente che io abbia problemi col cibo. Essendo sincera, semplicemente sarei felice. Se sapessero tutto forse sarebbe molto più facile. Nella mia mente è immaginabile. Accetterei di tutto, perfino sentirmi dire che se questa volta (senza impedimenti sia effettivi che psicologici, contando anche il peso delle bugie) non riesco a dimagrire ed essere definitivamente felice, ergo arriverei ad abbuffarmi, poi basta con i digiuni o poco cibo ma dovrei fare come dicono loro. Accetterei qualunque cosa. Ma per quanto in realtà sia tutto nelle mie mani, è altrettanto evidente che sia il mentire che i loro commenti, tentazioni ed incomprensioni varie mi mettano sempre in crisi. Chiamalo inconscio, chiamatelo come volete, ma è un dato di fatto che mi condizionano. Certamente sono io a non essere forte, ma senza i loro quotidiani ostacoli sarebbe tutto diverso. Ma non si può. Quindi vaffanculo. Veramente. Se non mi sparo oggi penso che resterò immortale. Giuro. Non ce la faccio più. So che domani invece ce la farò. Ma io, giuro, non ce la faccio più. E non so dove sbattere la testa. E la mia psicologa non serve ad un cazzo. E domani la vedo. Volevo vederla non da obesa, tant'è che avevo spostato l'appuntamento guadagnando un paio di giorni in più. E invece eccomi qui, domenica notte, più grassa che mai. Non posso disdire l'appuntamento, non più. Vuole un preavviso minimo di 24h, peccato che ho scoperto da poco che non conti la Domenica, ma come ultimo giorno Venerdì, cioè fin quando lavora. Grazie al cazzo. E già vorrei morire all'idea di uscire fuori di casa, aspettare treni, lardo, camminare, sudare, essere in ansia, comecazzomiveesto, TUTTO. Quel tutto che mi accompagna il 70% di giorni della mia vita. Oh, i miei genitori sono da poco tornati a casa con -oltre alle piadine- un giornale dall'autogrill, che si chiama Dimagrire. Ahahahhahaaah. Prendono per il culo? Me l'hanno dato e mia madre mi ha detto che poi magari l'avremmo letto insieme. Ma muori. Morite tutti. Perchè io non muoio mai? Ok, non posso morire con l'abuso dei lassativi, o quantomeno non oggi. Cazzo. Il massimo a cui posso aspirare è dover correre in bagno e dolori lancinati allo stomaco, ma niente morte. Cazzo. Ma tanto di abuso di farmaci a caso ne ho fatti di periodi (tachipirina compresa, convinta che pur non avendo la febbre mi avrebbe un pochino abbassato la temperatura, associando il tutto anche alla pressione ed al mangiare poco)...ma sono sempre, fottutamente e ancora qui. Per questo spesso credo di essere immortale, cristo, con tutte le stronzate che ho fatto e continuo a fare al mio corpo dovrei essere bella che morta. Invece. E Psyco sa tutto, farmaci compresi. Sa tutto ma non gliene frega un cazzo. O meglio, io non ho dato il giusto peso alle cose. Non le ho mai detto chissàcosa. Ma lei sa benissimo. Boh. D'altro canto sono anche stanca di andare da lei solo per parlare di cosa ho o non ho mangiato e quanto mi veda obesa. Ma tanto dipende tutto da questo, cristo santo...domani, se i miei quasi 80kg me lo consentiranno (venerdì ero 77kg, di nuovo) andrò da lei e fanculo, sì, parlerò solo, sempre ed ancora del cibo. Le ho già mandato un'email in cui le dicevo di essermi resa conto di essere malata. Stanotte potrei fare dell'attività fisica. Non ho aperto un libro. Domani andrei a scuola solo per fare un tema, casualmente sui disturbi alimentari. E nelle altre tre ore? O certo, sicuramente stanotte non dormo, divento ottimista e decido di passare la notte sveglia, destreggiandomi tra studiare e bruciare calorie. Certo. Perchè anche se hai mangiato fino alla nausea, in fondo ed in teoria potresti recuperare, potresti passare anche ore a bruciare. Certo. Peccato che la mia mente non sia così "positiva". Oggi lo vedo come un giorno perso irrimediabilmente e di conseguenza vedo me come una testa di cazzo. Dove la trovo la spinta per passare la notte sveglia a rimediare ai miei errori? No, per me è sempre stato più facile fumarsi una canna per poter dormire e anzichè andare a scuola dormire fino alle 13 e non uscire più di casa, scappando dalla vita e facendomi svegliare (inutilmente) dalle urla di mia madre perchè non sto andando a scuola e infondo sa che resterò nel letto. Si chiama esattamente essere vigliacchi. Non lo dico con orgoglio, ma è innegabile. Io scappo, mi nascondo, ho paura e mi rifugio nel mondo dei sogni per interminabili ore. Così facile e bello. O meglio. Al momento ed all'inizio sarà facile, ma le conseguenze sono la cosa più dura del mondo da affrontare. Impossibile recuperare così tante assenze dalla tua vita. E così ti bocciano. Ti bocciano anno dopo anno, ma non sei mai buttato fuori da ogni scuola...non muori mai. Sono immortale, una ripetente immortale del cazzo. Cazzo. Ce la farò. Ma se un anno lo passi e uno no, il totale è sempre che resti al punto di partenza. E così sia. Cos'altro potrei fare? Niente. E non ho il coraggio di spararmi. E poi non ho neanche una pistola.

1 commento:

  1. è dura... per una volta ho riscontrato un vantaggio del vivere in una famiglia come la mia: posso saltare anche tutti e tre i pasti e nessuno se ne accorge. Nel mio caso quindi la famiglia non c'entra, è soltanto colpa mia :(

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.