22 agosto 2012

Affogato al cioccolato...

...affogare nella merda, nei sensi di colpa e soprattutto nell'odio. Gelato, e non intendo due palline. E quando sbaglio tendo a farmi del male per punirmi -perchè secondo la mia mente infantile, una volta che sbagli cambia poco se fai 30 o 31- e andare sempre più giú, solo che nel titolo non ci stava l'elenco di tutto quello che ho ingurgitato in meno di un'ora. Ma se anche ci stesse, mi farebbe schifo scriverlo pubblicamente. Infatti è già tanto che io riesca a confessare che mi sono abbuffata senza scendere nei dettagli o scrivere quel maledetto numero indicante il mio crescente peso. Perché il mio lardo si espande ma il mio cervello resta sempre minuscolo? Perché il mio IO è così piccolo e squallido? Non potrebbe espandersi tutto insieme, uniformemente? No, perché non c'è abbastanza spazio, emerita idiota. Proprio per questo devo crearne, per poterlo usare diversamente. Non voglio occupare spazio nel mondo solo per le mie dimensioni: preferirei non occuparne affatto, piuttosto che limitarmi a questo. Un altro giorno buttato nel cesso, perché non riesco mai a buttarmici io? La cosa peggiore è che fino a mezz'ora fa andava tutto bene. Non so quali cazzate farò questa volta, l'ultima mi sono tagliata, ho bevuto ed ho preso mille pillole a caso (comprese quelle per dormire, contro l'insonnia, trovate a caso tra le cose di mia sorella). Tanto sono immortale. O quantomeno, il mio stomaco di merda è superman. Sono sempre la solita testa di cazzo e sono davvero stanca di esserlo. Stanca come non mai, davvero. Eppure posso scommettere il culo che domani sarò così codarda da svegliarmi e ricominciare con i miei diabolici piani meravigliosi, come se niente fosse successo...come se non sapessi che nel giro di qualche giorno al massimo sarò di nuovo in questo preciso punto. Quello in cui preferirei morire e ho appena perso di nuovo il risultato di tutti i miei sforzi. La cosa più triste è che questo ciclo potrebbe continuare per tutta la mia fottuta "vita", esattamente come l'ha fatto per cinque anni e probabilmente anche da sempre. Anzi no, prima o poi avrò il coraggio di essere coerente con l'unica cosa che riesco a sentire, così non ci sarà più quel domani.

Che senso ha? ...

So che è la terza volta che uso l'espressione "la cosa peggiore è", ma questo è davvero il peggio del peggio: è strano da spiegare, io in questo momento sono disperata, ma è come se lo fosse qualcun altro o se lo fossi in modo passivo. Un tempo ci avrei pianto sopra e sarei stata meglio. Non ci riesco, cristo santo, non ci riesco e ne sento la necessità da mesi. Si può essere disperati anche senza piangere. Il problema è che non riesco a vivere nessuna emozione fino in fondo. Nei pensieri sono disperata, ma non c'è nient'altro in me. Non so perchè e non so cosa fare per uscire da questa situazione che dura mesi. Non posso neanche perdermi nella tristezza, anche solo per un paio di minuti, e ritrovare la via più forte di prima. Non posso fare niente. Questo momento verrà rimosso al mio risveglio, è orribile e non c'è niente che io possa fare. E non è un bene, perchè lo stesso accade con i momenti in cui ero felice. Forse è questo il mio problema. Grazie, Einstein. Non posso fare niente ed è una cosa disarmante. Ora posso solo sfogarmi sul mio corpo. Ma tanto il mio stomaco non esplode mai, mai.

2 commenti:

  1. Quella della passività, è una cosa che accade anche a me nei momenti di binge più merdoso. Spero che tu non ti sia tagliata né ajtpm... Domani è un altro giorno.

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  2. Spero che tu non abbia fatto le "cazzate dell'ultima volta", tipo tagliarti, pillole eccetera... spero che tu ci pensi e che capisca che non sei fatta di " UN IO PICCOLO E SQUALLIDO". Spero che tu riesca a risollevarti ancora una volta. Anch'io ieri sera ho esagerato, anch'io ho mangiato un pò troppo, per usare un eufemismo... accidenti, a volte capita. Ma non pensare mai, mai, mai, che non c'è più domani. Il domani è già qui, e tu lo puoi vivere, devi volerlo con tutte le tue forze.
    Basta progetti impossibili, basta pensare troppo, la tua testa ha bisogno di un pò di riposo da tutte queste progettazioni incredibili che ti fai sul peso, sul corpo, le paranoie per quello che pensano gli altri di te, fuori e dentro... vedi, io non ti conosco fisicamente, ma mi piaci (non in quel senso, sai come... adoro come scrivi, sei intelligente e mai banale!) e anche tanto, perciò hai sicuramente altro da mostrare che un corpo-involucro bello ma un cervello insipido. Questa non sei tu. Tu hai delle belle qualità, e dovresti cercare di esprimerle...
    Si può essere disperati anche senza piangere. Sì. E' così. Io sono diventata così, una volta piangevo sempre, per ogni minima cosa. Dopo la rottura con il mio ex ho davvero finito le lacrime, ho passato un anno intero a piangere, poi ho cambiato rotta, mi sono costruita una corazza e mi sono data da fare, ho perso tanti chili e ho deciso che non avrei più pianto, così ora tutti credono che io sia rinata, che sia più forte... in parte è così, ma certi giorni dentro mi sento morire ancora, per lui... così cerco di vivere giorno per giorno, prendendo solo il buono che c'è... un bacio della mia nipotina, una carezza del mio ragazzo, una frase incoraggiante di mia mamma, una sola parola di mio papà, un fiore, il cuore che batte forte mentre corro, una canzone... e le emozioni piano piano tornano in me, e non mi sento più una soldatessa anestetizzata dal dolore... cerco di vivere. E' dura, ma forse potrebbe esserti d'aiuto... prova a vivere alla giornata, per un pò. A non avere progetti, scadenze, bilance, traguardi... andrà meglio, vedrai.
    ti penso.
    *V*

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Se ci fossero altri visitatori all'infuori di questo mondo, più che al rispetto inviterei agli insulti, per il semplice motivo che non esiste alcuna ragione al mondo per cui io possa essere insultata (riguardante il mondo dei dca, quantomeno) e potrei felicemente rispondere ed argomentare qualsiasi critica o altra stronzata. Ma tanto sono sfigata e il karma non mi accontenta mai, c'est la vie. Per le altre, invece: grazie di essere passate.